lunedì 30 gennaio 2012

"attirare" i giovani?

"attirare" i giovani?



Leggo come tanti in questi giorni, la notizia che sabato 11 febbraio nella chiesa di Albiano (Trento), si terrà una Messa accompagnata da una band che suona l’heavy metal. Non ho le conoscenze precise dell’avvenimento, né le competenze per poter stabilire quanto le norme sulla Musica Sacra saranno o no osservate, mi limito solo a trarre uno spunto di riflessione.
A me pare che queste iniziative talora siano ispirate da un luogo comune diffusissimo nel clero cattolico, la necessità assoluta e improrogabile di “attirare i giovani”.
Ma ci sono solo i giovani nella cura d’anime (scusate l’archeologismo) di un Sacerdote? E i bambini? E i vecchi? E quelli di mezza età a cui nessuno sembra dar peso?
Sono prete da 22 anni e per quindici ho fatto il parroco dedito, come potevo, alla salus animarum, ma ho scoperto sul campo, nonostante avessi il cervello imbottito di giovanilismo e di pastorale giovanile, che la vita di tutti giorni è fatta di persone di ogni età. Dal vecchietto che mi raccontava sempre la stessa storia di guerra, al giovane in crisi con la morosa, alla famiglia che mi invitava a pranzo, al decadimento fisico di malati e moribondi che cercavano in me non l’animatore sociale, ma il Sacerdote che in persona Christi, apriva loro le porte della Misericordia di Dio attraverso la grazia del Viatico.
Cose d’antan? Forse. Ma ero felice. E i miei vecchi e malati pure. E felici vedevo anche (ma questo non ditelo in giro) giovanotti e bambini cantare l’antica musica gregoriana, chè forse di metal ne avevano già assorbito fin troppo.

5 Responses to “Te lodiamo AC/DC”

  1. Piero
    on gen 30th, 2012
    @ 12:35
    La crisi della Chiesa e’ prima di tutto una crisi nella Chiesa…
    Ormai si e’ ridotta a fare “attivita’ sociale”

  2. alvaro
    on gen 30th, 2012
    @ 13:00
    Come al solito sono d’accordo con Piero, solo “attivita’ sociale” e secondo il “corriere della sera” neanche troppo bene ricordate? Alvaro.

  3. Valentina
    on gen 30th, 2012
    @ 14:04
    Ringrazio don Rinaldo per l’incisiva risposta tratta dall’esperienza personale che mi induce a due considerazioni ulteriori. Credo infatti che il nodo cruciale della questione stia anche e soprattutto nella scelta propria dell’HEAVY METAL.
    In primo luogo, si tratta di un determinato genere musicale particolarmente violento e aggressivo, in molti casi, demoniaco per non dire satanico. Invito a leggere anche solo sommariamente la voce riportata su Wikipedia, alquanto eloquente laddove si sottolinea che “Le tematiche musicali sono spesso definite come oniriche, rabbiose o violente”. La scelta di sonorità caotiche e distorte nulla ha a che vedere con l’armonia del cosmo divino e sono convinta che un testo evangelico non possa che essere profondamente distorto e mal manipolato se supportato da tali rumori. Così facendo, non si può che facilitare l’ingresso in chiesa del principe degli inferi.
    In secondo luogo, ritengo che si tratti di un’infelice scelta anche a livello di pastorale giovanile: non tutti i giovani di oggi, infatti, seguono la musica metal. Al contrario, coloro che sono affascinati da tali sonorità sono solo una ristretta minoranza, per lo più disinteressata a partecipare ad una Santa Messa. In questo modo si preclude la partecipazione alla funzione della maggioranza stessa dei giovani che seguono altri generi musicali (pop, rock, disco, house, rap, raggie…).

  4. il Criticone
    on gen 30th, 2012
    @ 17:38
    Ormai è chiaro che le messe nel trentino non sono più cattoliche ma sono protestanti e battiste, come in america dove si balla in chiesa con la chitarra in mano. Invito i cattolici a non frequentare queste messe che non sono valide. Invito anche il Papa ad occuparsi di queste vicende sempre più frequenti. In fondo il padre, per educare il bambino qualche scapaccione lo deve dare, altrimenti la chiesa diventa il nonno che vizia il nipotino e poi magari insegna che sì, andremo tutti in paradiso e l’inferno è vuoto.

  5. alvaro
    on gen 30th, 2012
    @ 18:50
    Caro il Criticone, non cadere nel mio stesso errore perche’ poi potresti rimanerci male, come d’altronde e’ successo a me. Quando sono partito per gli USA ero pieno di pregiudizi, nella mia presunzione pensavo di dover e poter insegnare loro qualcosa o quanto meno aiutarli, errore, grossolano errore. I cattolici americani possono insegnare qualcosa a noi, partecipano in molti di piu’ che da noi, in maniera sicuramente piu’ intensa e raccolta, non dar retta di chitarre se ne vedono poche in giro, e quello che mi ha colpito in maniera davvero speciale e’ che intere famiglie partecipano. E’ veramente raro vedere un uomo o una donna da soli e/o i due genitori senza i soliti due,tre figli. Non sono andato in una sola chiesa, potrebbe essere un caso isolato quanto ho descritto, e per di piu’ dei conoscenti, italiani anche loro, me lo hanno confermato anche per ulteriori altre chiese. Io sono attualmente in Virginia e parlo chiaramente per questo stato, per gli altri, specialmente per quelli del Sud, non mi avventuro in supposizioni. Alvaro.
    P.S. Dimenticavo, qui vicino a dove abita mio figlio c’e’ una Chiesa frequentata quasi esclusivamente da gente di colore e veramente qui si canta, ma niente di particolare e sopratutto canzoni in tono con l’ambiente e la loro cultura.

Ma torniamo ai nostri giovani da attirare.
Credo che si debba anche chiedersi DOVE gli vogliamo attirare.
Nella storia di Pinocchio vi è un personaggio che è il più terrificante e spietato di tutti: l’Omino di burro. Anche lui attirava i ragazzi. Li portava al Paese dei Balocchi e da lì, non tornavano più.
Canticchiava una strofetta a mezza voce: “Tutti dormono … ma io non dormo mai …”.
Che l’aria sia stata heavy metal?

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