La cintura della Vergine infiamma la devozione popolare.
Tratto da http://www.cantualeantonianum.com/
Prestito della reliquia dalla Grecia alla Russia
Accoglienza in Russia della Cintura della Madonna |
La reliquia ha lasciato per la prima volta la Grecia alla volta di San Pietroburgo e Mosca (notizia di AsiaNews). A ottenere il raro ‘prestito’ è stata la Fondazione “Sant'Andrea il Primo chiamato”. “Una delle ragioni per cui abbiamo chiesto al monastero Vatopedi di portare la Santa Cintura in Russia è la situazione demografica del nostro Paese – ha spiegato Yakunin, presidente della Fondazione – Pensiamo così di suscitare interesse nella rinascita spirituale della nostra società e nei valori della famiglia”.
Circa 20 monaci accompagnano l'insigne reliquia per il suo viaggio nella Federazione. Il padre superiore di Vatopedi, l’archimandrita Yefrem, ha raccontato che per la Russia è stata fatta un’“eccezione”: il monastero aveva già rifiutato le richieste di altri Paese come Stati Uniti e Romania.
La "Zoni" (cintura) di Vatopedi |
La cintura sarebbe stata tessuta da Maria stessa in pelo di cammello. La leggenda tramanda che, al momento della sua Assunzione, Maria l’abbia donata all'apostolo Tommaso. In seguito venne conservata nel Palazzo imperiale di Costantinopoli fino a quando, nel XIV secolo, un re di Bulgaria non se ne impadronì. In seguito, il principe Lazzaro I di Serbia ne fece dono al Vatopedi.
Gli ortodossi credono che grazie all’intercessione della Vergine queste cinture aiutino a curare l’infertilità femminile. Visto che la Santa Cintura è conservata sul monte Athos dove l’accesso è consentito solo a uomini, per le donne russe si tratta di una rara occasione per venerare la reliquia.
il vescovo di Prato con il Cingolo mariano |
Per l'Italia, che non poteva non reclamare anch'essa una reliquia tanto preziosa, c'è Prato, nella cui cattedrale è custodito il "Sacro Cingolo" della Vergine Maria. E' creduto l'originale consegnato dalla Madonna a San Tommaso come prova della sua Assunzione al cielo.
A parte il fenomeno della "duplicazione" delle reliquie, che non deve turbare il sonno di nessuno, possiamo invece dire, in positivo, che la diffusione in tutte le Chiese della devozione alla santa Cintura è il corrispettivo mariano della pietà connessa alla Sacra Sindone di Cristo. Questa è segno della risurrezione del Signore, quella memoria devozionale "tangibile" dell'assunzione in corpo e anima della Vergine Madre al termine della sua esperienza terrena.
Giovanni Paolo II, in visita a Prato, venerò personalmente il Santo Cingolo conservato presso la cattedrale. Nel VI centenario della Traslazione della reliquia a Prato (1996), lo stesso Beato Papa scrisse una lettera celebrativa al Vescovo:
"Dieci anni or sono, in occasione della Visita pastorale in codesta Diocesi, ebbi la gioia di venerare il Sacro Cingolo Mariano, della cui traslazione la Chiesa di Prato ricorda la sesta ricorrenza centenaria con festeggiamenti che avranno solenne conclusione l’8 settembre prossimo. Fu esattamente il 4 aprile dell’anno 1395, domenica di Pasqua, che l’insigne reliquia trovò degna collocazione presso la Pieve di Santo Stefano, in seguito divenuta Cattedrale, nella stupenda Cappella edificata nella seconda metà del secolo XIII e affrescata da Agnolo Gaddi con scene relative all’arrivo della Sacra Cintola in città e con episodi della vita di Maria, dalla nascita fino alla "dormitio", all’assunzione e all’incoronazione in cielo"... (Qui il resto della lettera)
Giovanni Paolo II venera la santa Cintura |
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