giovedì 1 maggio 2014

san Giuseppe operaio



uno degli inni gregoriani musicalmente più belli ... 
un testo latino commovente per la sua umanità, 
delicatezza e semplicità

Te, Ioseph, celebrent agmina caelitum,
te cuncti resonent Christiadum chori,
qui, clarus meritis, iunctus es inclitae,
casto foedere Virgini.

1. Te, o Giuseppe, lodino le schiere celesti, 
tutti i cori del fedeli inneggino a te che, 
illustre per meriti, sei unito in caste nozze 
all'inclita Vergine.

Almo cum tumidam germine coniugem
admirans dubio tangeris anxius,
afflatu superi Flaminis, Angelus
conceptum puerum docet.

2. Quando scorgi la sposa incinta, 
sei oppresso da doloroso dubbio, 
ma ecco che l'Angelo ti svela che il fanciullo 
è concepito di Spirito Santo.

Tu natum Dominum stringis, ad exteras
Aegypti profugum tu sequeris plagas;
amissum Solymis quaeris et invenis,
miscens gaudia fletibus.

3. Il Signore bambino tu stringi, 
profugo lo accompagni nell'esilio dell'Egitto. 
Lo cerchi smarrito in Gerusalemme, e lo ritrovi, 
mescolando gioia al pianto.

Electos reliquos mors pia consecrat
palmamque emeritos gloria suscipit;
tu vivens, Superis par, frueris Deo,
mira sorte beatior.

4. Dopo la morte gli altri santi ricevono la beatitudine 
e la gloria accoglie chi meritò la palma del martirio, 
tu, invece, più beato, ancor vivente al par dei Santi godi di Dio 
per meravigliosa sorte.

Nobis, summa Trias, parce precantibus;
da Ioseph meritis sidera scandere,
ut tandem liceat nos tibi perpetim
gratum promere canticum.
Amen.

5. O somma Trinità , a noi supplici perdona e, 
per i meriti di Giuseppe, concedici di salire al cielo, 
affinché ci sia finalmente concesso di scioglierti 
per tutti i secoli un canto di gratitudine.

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