Il Vaticano a Natale dell'anno scorso ha festeggiato Maometto...
Mai come dall'inizio di questo pontificato abbiamo dovuto constatare la ragione del detto: ogni giorno ha la sua pena. Ciò che siamo costretti a registrare oggi, con dolore oltre che con grande indignazione è inaudito.
Come meravigliarci delle blasfeme commistioni che hanno visto i musulmani nelle nostre chiese persino durante l'Eucaristia; gli pseudo presepi con la Madonna che indossa il burka, ecc.?
La notizia è dello scorso anno ma leggiamo ora
che per la prima volta da 457 anni la notte tra il 24 e il 25 dicembre
2015 ha visto coincidere la ricorrenza della nascita di Gesù e di
Maometto. Una citazione improponibile lo conferma. Padre Vincent Feroldi, responsabile delle relazioni con i musulmani della Conferenza episcopale francese, nell'occasione ha scritto:
"Comunità cristiane e musulmane avranno il cuore in festa. Renderanno grazie a Dio, ciascuna nella propria tradizione, per questa buona novella che è la nascita di Gesù o di Maometto, nascite che saranno fonte di incontro tra uomini e donne credenti e Colui che è fonte di vita, fonte della vita. In tale unità di data rarissima molti vogliono vedervi un segno di Dio".
Non sono mancate neppure le parole di Don Cristiano Bettega, direttore dell'Ufficio della CEI per l'ecumenismo e il dialogo:
"Quest'anno musulmani e cristiani si trovano a celebrare nello stesso giorno la nascita di due figure imprescindibili e preziose della storia".
Duro il commento di Magdi Allam, che scrive:
"È arrivato il momento che la Chiesa sappia che se Maometto fosse vissuto oggi e avesse personalmente decapitato 600 o 900 ebrei maschi adulti così come fece nel 627 a Medina (...) sarebbe stato arrestato e condannato alla pena capitale perpetua per crimini contro l'umanità". E ancora: "C'è qualcuno nella Chiesa che è al corrente che Allah nel Corano ha condannato l'ebraismo e il cristianesimo come miscredenza e che tutti i non musulmani devono essere annientati?", chiede provocatorio. Dunque, la conclusione: "Oggi ci stiamo arrendendo persino dentro casa nostra, scegliendo l'eutanasia e affidando all'islam carnefice il compito di staccare la spina".
Io non ho più parole. Mi limito a inserire tre link a precedenti
articoli che illustrano ampiamente l'assurdità di quanto sta accadendo,
oltre che l'apostasia ormai conclamata degli attuali responsabili di
organismi ecclesiali.
Richiamo l'attenzione di tutti su
contenuti che mostrano la verità e che, se risultano sistematicamente
ignorati dal potere egemone, devono essere custoditi e riaffermati da
sacerdoti e fedeli ai quali, oggi, è chiesto di abbandonare ogni
tepidezza e confessare come unico Signore il Signore Nostro Gesù Cristo.
Perché è di questo che si tratta.
- L'affermazione che “cristiani, ebrei e islamici adorano lo stesso Dio” è erronea
- Non crediamo nello stesso Dio dei musulmani. Parte I - Parte II
- La questione dell’ “Unico Dio delle religioni monoteiste”
- Il cardinale Burke: 'molto discutibile' affermare che l'Islam adora lo stesso nostro Dio ed è una religione di pace. Nostra Aetate non è documento dogmatico.
- Il cardinale conservatore Burke: “La Chiesa abbia paura dell'Islam
- http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/12/il-vaticano-di-bergoglio-natale.html
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