domenica 23 novembre 2014

Basilicata da raccontare



Ferrandina (MT)
Il giallo dei campi arsi dal sole, il grigio delle torri e delle mura normanne, l’ocra dei paesi ormai abbandonati, il verde dei boschi che furono rifugio di briganti, il bianco delle abitazioni scavate nel calcare. Ciò che colpisce della Basilicata è l’immensa varietà di anime che la compongono.
Dai paesaggi alla Sergio Leone nella zona dei calanchi, alle colline verdeggianti che profumano di Medioevo a ridosso del Vulture, dal mare cristallino di Maratea fino agli antichi pini loricati sulle vette del Pollino.Cambiano i colori, cambiano soprattutto le storie che questa terra racconta e i segreti che è capace di rivelare all’ascoltatore paziente.

#BASILICATADARACCONTARE.  Abbiamo deciso di parlare della Basilicata raccontando tre "storie" legate a tre luoghi diversi, convinti che la narrazione sia una componente cardine della bellezza di un luogo. Non abbiamo adottato un criterio storico o cronologico nello scegliere le nostre destinazioni ma ci siamo lasciati guidare dalla curiosità e dal desiderio di conoscere (e farvi conoscere) delle storie affascinanti, romantiche e assolutamente reali. Ne abbiamo scelte tre e con macchina fotografica e videocamera siamo andati alla ricerca dei luoghi che sono stati teatro di queste vicende, per raccontarvele,  nelle prossime settimane. Abbiamo creato un'hashtag: #basilicatadaraccontare, per raccogliere sui principali social le foto di questi luoghi, testimoni silenziosi di un passato impresso nella pietra. 

TRE LUOGHI, TRE STORIE. Il castello di Melfi, la Chiesa rupestre di S. Margherita  legati alla figura leggendaria di Federico II, il borgo abbandonato di Craco, dove il tempo si è fermato dalla disastrosa frana del 1969 e Campomaggiore, le cui rovine testimoniamo lo sfortunato sogno romantico del conte Rendina. Sono queste le tre storie che abbiamo deciso di raccontare, con tre articoli corredati da un'ampia gallery fotografica oltre che da video realizzati da Dario Molinari, filmmaker lucano, autore di documentari, videoclip e spot televisivi. La colonna sonora è di Vincenzo Salvia, compositore, lucano anche lui. 
 
Ma quanti (e quali) sono i luoghi della Basilicata che hanno una storia da raccontare? Ecco i nostri dieci!
 

10 LUOGHI DELLA BASILICATA DA RACCONTARE

1. Acerenza. Famosa per la sua Cattedrale dell’XI secolo, nel medioevo è stata luogo di passaggio dei pellegrini che si recavano in Terra Santa. Secondo alcuni studiosi, nella Cattedrale è custodito il leggendario Santo Graal.

2. Campomaggiore Vecchia. Il paese vecchio conserva i segni di un sogno che ha dovuto fare i conti con la realtà.

3. Castelmezzano. Situato all’ombra delle Dolomiti Lucane, reca tracce del passaggio dei Templari.  È in questo panorama magico, immerso tra le rocce che è possibile provare l’ebbrezza del volo dell’angelo.

4. Craco. Immerso tra i calanchi, Craco è un “paese fantasma”, fuori dal tempo. Le sua mura silenziose ocra sono diventate la location ideale per registi e troupe televisive. Dal 2010 è stato inserito nella liste dei luoghi da salvaguardare nel mondo, redatta dalla World Monuments Funds.

5. Maratea. È conosciuta come “La perla del Mediterraneo” per i suoi pittoreschi paesaggi costieri e montani. La statua del “Cristo Redentore” sul monte S. Biagio è seconda per dimensioni solo a quella di Rio de Janeiro.
 
6. Matera. non ha bisogno di presentazioni. Candidata a Capitale Europea della cultura 2019, i suoi Sassi sono patrimonio Mondiale Unesco dal 1993.
 
7. Melfi. Il suo castello è uno dei più importanti manieri di Federico II di Svevia, è qui che furono promulgate le “Costituzioni Melfitane” che, già nel medioevo riconoscevano diritti alle donne e pene contro l’inquinamento. A poca distanza c’è il castello di Lagopesole, tenuta di caccia del sovrano e rifugio dei briganti di Carmine Crocco nel 1800.

8. Metaponto. Colonia della Magna Grecia e, secondo alcuni storici, ultima residenza di Pitagora. Le Tavole Palatine (i resti del tempio di Hera) sono tate testimoni delle storie di antichi greci e dei  ribelli comandati da Spartaco.

9. Valsinni. La sua storia è quella triste della poetessa Isabella Morra (1520- 1546). Uccisa dai fratelli  a causa di un amore platonico, la leggenda dice che vaghi ancora nel castello medievale. Il comune è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

10. Venosa. Patria del poeta Orazio e del madrigalista Carlo Gesualdo da Venosa. Imperdibili il castello di Pirro del Balzo (1470 circa) e l’Abbazia della Trinità, meglio conosciuta come “Incompiuta”.

Nessun commento:

Posta un commento