20 GIUGNO
San Giovanni da Matera
Abate
fondatore della Congregazione Benedettina di Pulsano
Invitatorio
Ant.: Questo è il mio riposo per sempre;
qui abiterò, perché
l’ho desiderato. (Ps 131,14)
Inno
Jesus redemptor, omnium
Amor et desiderium,
Da Pulsanensem hodie
Ornemus dignis laudibus.
Amore Christi percitus,
Mundi spretis deliciis
Patrem matremque deserens,
Totum se Deo dedidit.
Carnem domans jeiuniis,
Vigilsque spiritum
Exacuens, per aspera
Ascendit ad caelestia
Ave, Pater dulcissime,
Joannes, Christo amabilis,
Tuo precatus servulos
Duc ad perenne gaudium.
Sis memor tuae patriae,
Concives
tuos adiuva;
Fac ut virtutis aemuli,
Consortes sint in gloria.
Laus et perennis gloria
Sit Patri una cum Filio,
Sancto simul Paraclito,
In sempiterna saecula. Amen.
prima lettura
Dal
Libro della Genesi 28,10-19
Il sogno di Giacobbe
Giacobbe partì da
Bersabea e si diresse verso Carran. Capitò così in un luogo, dove passò la
notte, perché il sole era tramontato; prese una pietra, se la pose come
guanciale e si coricò in quel luogo.
Fece un sogno: una scala
poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli
angeli di Dio salivano e scendevano su di essa.
Ecco il Signore gli stava
davanti e disse: "Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio
di Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua
discendenza. La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai
a occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette
per te e per la tua discendenza tutte le nazioni della terra. Ecco io sono con
te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questo paese,
perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che t`ho detto".
Allora Giacobbe si
svegliò dal sonno e disse: "Certo, il Signore è in questo luogo e io non
lo sapevo". Ebbe timore e disse: "Quanto è terribile questo luogo!
Questa proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo". Alla mattina
presto Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la
eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità. E chiamò quel luogo
Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz.
responsorio cf. Gen
28,13.15.16
Io sono il Signore, il
Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La terra sulla quale ti sei
coricato la darò a te e alla tua discendenza. * Il Signore è in questo luogo.
Ecco io sono con te e ti
proteggerò ovunque tu andrai.
Il Signore è in questo
luogo.
seconda lettura
Dalla "Vita di S. Giovanni da Matera", ab. fondatore della Congreg. Benedettina di Pulsano.
Primi
albori di una grande idea.
Giovanni non ama la solitudine
per se stessa: l'ama come mezzo per ritrovare Dio e con lui trattenersi in
intimo colloquio. Trovatolo e inebriatosi del suo amore, sente il bisogno di
narrare, cantando, la sua felicità ed indicare ad altri la via di pervenirvi.
Per un felice contemperamento
della sua natura, egli sa vivere egualmente bene la vita contemplativa e la
vita attiva, sa nella solitudine piangere d'amore pei suoi fratelli erranti e
nel tumulto dell'azione apostolica sa fare intorno a sé il silenzio, per udir
la voce del suo Diletto. Onde non è meraviglia che, nella celletta solitaria
appesa alla falda del Gargano, ove per un anno intero passa le notti in
altissima contemplazione, egli ripensi con malinconia al suo luminoso, austero
cenobio di Ginosa, e risuoni la salmodia che giorno e notte nel piccolo tempio
di S. Pietro sonava si grave e solenne e affretti col desiderio il giorno in
cui una nuova famiglia, come vite feconda, gli s'infoltisca intorno. Finalmente
rompe gl'indugi e torna al santuario di S. Michele. Non sa che abbia a fare.
Sente solo che Dio lo chiama a ritentar la prova: ma non ne conosce il modo e
le vie. Una mattina ha una visione. Mentr'egli in mezzo a tutto il popolo prega
fervorosamente e i canonici cantano Mattutino, vede una donna d'aspetto venerando,
serena in volto e devota, che con la mano gli indica dove egli ha ad andare per
costruirvi una chiesa. Non pronunzia verbo, la matrona, ma per una buona
mezz'ora con cenni e con segni di croce lo istruisce su quello che ha da fare.
Dopo, vede un giovane alto e di aspetto severo, che gli fa cenno di seguirlo.
Egli si muove, in spirito però, e lo segue. Desto dal sonno dell'estasi,
domandò ai vicini se avessero visto qualcuno a parlar con lui. "Nessuno!”
risposero. Comprese d'essere stato visitato dalla Vergine Santa e forse da S.
Michele. Si levò: prese con sé sei dei discepoli più affezionati e si recò
difilato dov' era stato in visione con l’Arcangelo. Un’austera solitudine
rocciosa detta Polsosano o Pulsano, presso Siponto dove riuniva i suoi primi figlioli
e gettava le fondamenta della Congregazione Pulsanese. Era l’anno 1127.
responsorio
cf. Lc 6,46-48; Sir 25,11
Chi viene a me e ascolta
le mie parole e le mette in pratica vi mostrerò a chi è simile:
*é simile a un uomo che,
costruendo una casa,
ha scavato molto profondo
e ha posto le fondamenta sopra la roccia.
Felice chi ha trovato il timore del Signore. A chi potrà essere
paragonato?
é simile a un uomo che,
costruendo una casa,
ha scavato molto profondo
e ha posto le fondamenta sopra la roccia.
orazione O Dio, che attraverso una vita umile e nascosta, hai guidato S.
Giovanni da Matera alla visione della tua gloria, rinnova in noi i prodigi
della tua grazia e donaci la forza di seguire Cristo sulla via della Croce e
salire con lui nella gloria del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
Lodi Mattutine
lettura breve
Fil 3, 12-16
Fratelli non che io abbia gia conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo. Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. Quanti dunque siamo perfetti, dobbiamo avere questi sentimenti; se in qualche cosa pensate diversamente, Dio vi illuminerà anche su questo. Intanto, dal punto a cui siamo arrivati continuiamo ad avanzare sulla stessa linea.
Fratelli non che io abbia gia conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo. Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. Quanti dunque siamo perfetti, dobbiamo avere questi sentimenti; se in qualche cosa pensate diversamente, Dio vi illuminerà anche su questo. Intanto, dal punto a cui siamo arrivati continuiamo ad avanzare sulla stessa linea.
responsorio
L’ anima mia * ha sete di Dio.
L’ anima mia ha sete di
Dio.
Il mio cuore anela al Dio
vivente.
ha sete di Dio.
Gloria al Padre e al
Figlio e allo Spirito santo.
L’ anima mia ha sete di
Dio.
Antif. al Ben. "Voi che avete
rinunciato a tutto, per il mio nome,
avrete in abbondanza la vera pace". cf. Mt
19,29
INVOCAZIONI Fratelli eravamo erranti
come pecore ma siamo tornati al Pastore e Custode delle nostre anime. A lui diciamo
con fede: Signore, illumina il tuo popolo.
Tu che sei la guida e il
capo della Chiesa,
— aiutaci a seguirti
operando la verità nella carità,
Tu che hai posto uomini
come nostri pastori, per portarci il tuo annunzio di pace,
— apri i nostri cuori ad
accogliere nel loro ministero di verità la
tua parola.
Tu che abiti nei nostri
cuori, facci conoscere il tuo amore che supera ogni conoscenza,
— per diventarne i
testimoni in mezzo ai fratelli.
Fa' che non ci lasciamo
guidare dalla sapienza del mondo e dei suoi dominatori,
— ma dal tuo Spirito che ci
rivela la vera sapienza nel mistero della tua Croce.
Tu che sei venuto per
servire, aiutaci ad usare la nostra scienza e le nostre capacità umane,
— per un servizio umile,
semplice, discreto, silenzioso dei fratelli.
Signore, la tua luce
risplenda nelle nostre opere buone davanti a tutti gli uomini,
— perché rendano grazie
al Padre che è nei cieli.
Padre nostro
orazione O Dio, che attraverso una vita umile e nascosta, hai guidato S.
Giovanni da Matera alla visione della tua gloria, rinnova in noi i prodigi
della tua grazia e donaci la forza di seguire Cristo sulla via della Croce e
salire con lui nella gloria del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
TERZA Ant. Padre, come tu mi hai mandato nel mondo,
anch'io li ho mandati nel mondo.
LETTURA BREVE 1 Tm 4,
16 Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante:
così facendo salverai te stesso e coloro che ti ascoltano.
II Signore ha scelto il
suo servo,
guida e maestro del suo popolo.
SESTA
Ant. Chi accoglie voi, accoglie
me;
chi accoglie me, accoglie
colui che mi ha mandato.
LETTURA BREVE 1 Tm
1, 12 Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore
nostra, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi
al ministero.
Non mi vergogno del
Vangelo
è potenza di Dio per la salvezza.
NONA Ant. Noi siamo collaboratori di Dio nella sua Chiesa: voi il campo
di Dio, l'edificio di Dio.
LETTURA BREVE 1 Tm 3, 13 Coloro che avranno ben
servito, si acquisteranno un grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in
Cristo Gesù.
Se il Signore non costruisce
la casa,
i costruttori lavorano invano.
orazione O Dio, che attraverso una vita umile e nascosta, hai guidato S. Giovanni da Matera alla visione della tua gloria, rinnova in noi i prodigi della tua grazia e donaci la forza di seguire Cristo sulla via della Croce e salire con lui nella gloria del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
VESPRI
INNO
INNO
Jesus
redemptor, omnium
Amor et desiderium,
Da Pulsanensem hodie
Ornemus dignis laudibus.
Amore Christi percitus,
Mundi spretis deliciis,
Patrem matremque
deserens,
Totum se Deo dedidit.
Carnem
domans jeiuniis,
Vigilsque
spiritum
Exacuens,
per aspera
Ascendit
ad caelestia
Ave, Pater dulcissime,
Joannes, Christo amabilis,
Tuo precatus servulos
Duc ad perenne gaudium.
Sis memor tuae patriae
Concives tuos adiuva;
Fac
ut virtutis aemuli,
Consortes
sint in gloria.
Laus
et perennis gloria
Sit
Patri una cum Filio,
Sancto
simul Paraclito,
In
sempiterna saecula. Amen.
lettura breve 2 Cor 4, 6 - 7
Fratelli Dio rifulse nei
nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge
sul volto di Cristo. Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché
appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.
responsorio
Esultano i giusti * davanti a Dio.
Esultano i giusti davanti a Dio.
E cantano di gioia
davanti a Dio.
Gloria al Padre, e al
Figlio, e allo Spirito Santo.
Esultano i giusti davanti
a Dio.
Ant. al Mag. cf. Sal 83,5
Beato
chi abita la tua casa, canterà per sempre le tue lodi.
INTERCESSIONI Fratelli, il Dio della pace ha fatto tornare dai morti il Pastore grande, il Signore Gesù: egli ha costituito uomini che in sua vece guidassero il suo popolo verso pascoli di vita. Diciamo con fiducia: Signore Gesù, guidaci nella tua pace.
Ricordati, Signore, del
nostro Papa N,
- sia docile all'azione
dello Spirito, per poter discernere
in ogni circostanza la tua volontà, per il bene di tuttala Chiesa.
in ogni circostanza la tua volontà, per il bene di tutta
Ricordati del nostro
vescovo N, e dei vescovi del mondo
intero:
- fa' che non reggano il
gregge loro affidato da dominatori,
ma in spirito di
servizio, in unione con il Papa e tra di loro.
Ricordati dei tuoi
sacerdoti impegnati nel ministero pastorale:
- fa' che siano fedeli
alla loro vocazione, siano ricchi di vita interiore,
assetati di preghiera,
siano disinteressati nel loro servizio, pieni di zelo e di amore verso tutti.
II tuo giogo è dolce, il tuo carico leggero:
- a noi che lo abbiamo
liberamente accettato,
concedi di non volerlo
ora rigettare per amore di una falsa libertà.
Tu che nella tua
misericordia ci hai rigenerati ad una speranza viva,
- dona ai nostri defunti
l'eredità eterna.
Padre nostro
orazione O Dio, che attraverso una
vita umile e nascosta, hai guidato S. Giovanni da Matera alla visione della tua
gloria, rinnova in noi i prodigi della tua grazia e donaci la forza di seguire
Cristo sulla via della Croce e salire con lui nella gloria del tuo regno. Per
Cristo nostro Signore.
Die 20
Iunii
SANCTI IOANNIS DE MATERA
ABBATIS
III classis
Orario
Omnipotens
sempitèrne Deus, ómnium bonórum institùtor et auctor, da nobìs ita confessó-ris
tui loànnis Abbàtis instìtùtis insìstere, ut consociémur et premiis. Per
Dominum nostrum.
Lectio lIl
Ioànnes,
Matèrae honèsto gènere ortus, adoléscens, Christi amóre incénsus, ex patèrna
domo aufugit, et primum in monastério Tarentinae
insula; S. Petri, deinde in quadam Sicilia solitudine per biénnium asperrimis
còrporis cruciàtibus sese exércuit. Genùsìum póstea se cóntulit per àliud
biénnium, paréntibus incógnitus: patriae valedixit et in Cuneàto monte sancto
Gulìélmo Vercellénsi sócium se adiùnxit. Apùliam peragràndo, in montem Gargà-num
perréxit, ìbique monastérium Beatìssimae Virgini dicàtum escitavit, et cum discipulis,
qui ùndique conveniébant eremiticam quandam Congregatiónem ìnstituit. Cum tandem
ad sancti lacóbi monastèrium apud Fódias, mortem, cuius diem a decènnio prsedìxerat,
sibi imminére cognovìsset, Angelórum visióne recreàtus, ànimam mèritis onùstam
Deo réddidit duodècimo kaléndas iùlias, anno millèsimo centésimo trigèsimo
nono. Ipsius corpus sub altari in ecclésia sanctae Mariae Pulsani depositum, pòstea,
anno millesimo octingentesimo trigésimo, quarto Kalendas novémbris, Materam
translatum est, et in cathedrali ecclèsia depósitum, ubi magna religìóne
colitur.
N. M. 7/967 SACRA RITUUM
CONGREGATIO MATERANEN.
Ad humiles enixasque preces Exc.mi ac Rev.mi Domini lacobi
Palombella, Archiepiscopi Materanensis, Sacra Rituum Congregatio, utendo
facultatibus a Sanctissimo Domino nostro Paulo Papa VI tributis, suprascriptam
tertiam lectionem in testo sancti loannis de Matera, Abbatis, die 20 iunii
sub gradu III classis recolendo legendam benigne concessit. Servatis de cetero
Rubricis. Contrariis non obstantibus quibuslibet, Die 23 martii 1967.
L+S.
ascadius M,
Card. larraona S.R.C. Praefectus
+ F. Antonelli, Archiep. a secretis
Concordat
cum originali.
IMPRIMATUR,
Materae, 9 Aprilis 1967
+ IACOBUS Archiepiscopus
Materanensis
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