Fecondazione eterologa, interviene Caffarra: "Perché non posso tacere"
Il Cardinale interviene per l'inizio della Settimana santa:
"Non sia resa vana la Croce di Cristo"
Bologna, 12 aprile 2014 - “Si sta gradualmente introducendo nella nostra convivenza una visione dell’uomo che erode e devasta i fondamentali della persona umana come tale. Non è di condotte cio’ di cui stiamo discutendo. E’ la persona umana come tale che è in pericolo, poiche’ si stanno ridefinendo artificialmente i vissuti umani fondamentali: il rapporto uomo-donna; la maternità e la paternità; la dignità e i diritti del bambino”. Lo scrive il cardinale Carlo Caffarra in un appello ai fedeli, ‘Perché non posso tacere’, che sara’ pubblicato domani su ‘Bologna Sette’, settimanale diocesano del quotidiano cattolico ‘Avvenire’. “Sono in questione le relazioni fondamentali che strutturano la persona umana”, aggiunge l’arcivescovo.
“Infatti accaduti in questi giorni - spiega - mi costringono in coscienza a dirvi alcune parole. Essi sono noti ai piu’. La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la proibizione della fecondazione umana eterologa. Un Tribunale ha riconosciuto la cosi’ detta maternita’ surrogata, cioe’ l’utero in affitto. Un altro Tribunale della Repubblica ha imposto all’anagrafe di un Municipio di trascrivere un matrimonio (si fa per dire) omosessuale. Questi i fatti. Cio’ che come uomo, come cristiano e come vostro pastore mi coinvolge profondamente non sono i comportamenti corrispondenti a quelle decisioni. Non mi interessa l’aspetto etico della cosa, e non è di temi etici che parlo. Purtroppo la questione è molto piu’ profonda. E’ una questione antropologica”.
“Carissimi fedeli - conclude l’appello del cardinale - entriamo nella Settimana Santa. Perché Dio si e’ fatto uomo? Perché è morto crocifisso? Non c’e’ che una risposta: perché ricco di misericordia, ha amato perdutamente l’uomo. Ogni volta che ferisci l’uomo; che lo depredi della sua umanita’, tu ferisci il Dio-uomo. Tu neghi il fatto cristiano. Ecco perché non ho potuto tacere. Perché non sia resa vana la Croce di Cristo”.
Nessun commento:
Posta un commento