giovedì 6 giugno 2013

S. Cuore di Gesù

S. Cuore di Gesù



Cor, arca legem cóntinens

S. Cuore di Gesù, all'Ufficio delle letture
Autore: Filippo Bruni (XVIII secolo)
Metro: dimetro giambico. ˘ˉ˘ˉ|˘ˉ˘ˉ

Rit. Cor, arca legem cóntinens
non servitútis véteris,
sed grátiæ, sed véniæ,
sed et misericórdiæ;

Cor, sanctuárium novi
intemerátum fœderis,
templum vetústo sánctius
velúmque scisso utílius: Rit.

Te vulnerátum cáritas
ictu paténti vóluit,
amóris invisíbilis
ut venerémur vúlnera.Rit.

Hoc sub amóris sýmbolo
passus cruénta et mýstica,
utrúmque sacrifícium
Christus sacérdos óbtulit. Rit.

Quis non amántem rédamet?
quis non redémptus díligat
et caritáte iúgiter
hærére Christo géstiat? Rit.

Iesu, tibi sit glória,
qui corde fundis grátiam,
cum Patre et almo Spíritu,
in sempitérna sæcula. Amen. Rit.


1. O cuore, arca che racchiude la legge,
non della passata condizione servile,
ma della grazia, del perdono,
e anche della misericordia;


2. O cuore, santuario incontaminato
della nuova alleanza,
tempio più sacro del vecchio
e velo più utile di quello squarciato:


3. l’amore ha voluto che tu fossi ferito
con un colpo manifesto,
perché venerassimo le ferite
dell’invisibile amore.


4. Sotto questo segno [palese]
dell’amore avendo patito
in maniera cruenta e mistica,
Cristo Sacerdote ha offerto
entrambi i sacrifici [cruento e mistico].


5. Chi non ricambierebbe
l’amore di un tale amante?
Chi, redento, non lo amerebbe
e bramerebbe di rimanere
continuamente unito a Cristo (che è) amore?


6. A te, Gesù, sia gloria,
che con il cuore effondi la grazia,
con il Padre e l’Almo Spirito

nei secoli eterni. Amen.

 
CONSACRAZIONE DEI SACERDOTI
AL S. CUORE DI GESÙ

O SIGNORE GESÙ, Redentore nostro amatissimo e Sarcerdote eterno, guarda propizio noi tuoi devoti, che ti sei degnato di chiamare amici e di fare partecipi del tuo sacerdozio.
  Siamo tuoi e tuoi vogliamo essere in perpe­tuo; quindi tutti ci dedichiamo e consacria­mo oggi al tuo Sacratissimo Cuore, che hai mostrato quale unico rifugio di salvezza all'affaticata umanità.
  Tu che hai promesso abbondanti frutti nel divino ministero ai Sacerdoti devoti del tuo Cuore, facci, te ne preghiamo, idonei ope­rai nella tua vigna, veramente umili e man­sueti, pieni di spi-rito di pietà e di pazienza, così ardenti del tuo amore da non cessare mai di eccitare e fomen-tare lo stesso fuoco di carità negli animi dei fedeli.
  Rinnova dunque i nostri cuori con l'incen­dio del tuo Cuore, in modo che non ci occu­piamo più d'altro che di promuovere la tua gloria e di guadagnarti le anime che hai re­dente col prezioso Sangue.
  Abbi pietà, o buon Pastore, specialmente di quei Sacerdoti, nostri fratelli, che aves­sero, con lacrimevole defezione, contrista­to Te, e la diletta tua Sposa, la Chiesa.
  Concedici di ricondurli al tuo amplesso, si­curi di espiarne i peccati, risarcirne i danni, e dimi-nuire col conforto del nostro amore il dolore col quale ti affliggono.
  Permetti finalmente che ciascuno di noi ti preghi con queste parole di sant’ Agostino:
« O dolce Gesù, viva Tu in me, e il vivo car­bone del tuo amore si riscaldi nel mio spirito tanto da diventare fuoco perfetto; arda con­tinuamente sull'ara del mio cuore, ribolla nelle mie midolla, divampi nei nascondigli del la mia anima.
Nel giorno della mia consumazione sia io trovato consunto davanti a Te », che col Padre e lo Spirito Santo vivi e regni nei se­coli dei secoli. Amen.


Signore, concedimi di penetrare con l'occhio della contemplazione
e di gustare con la bocca interiore del cuore tutti i misteri della tua vita: quelli gioiosi e quelli dolorosi.
Concedimi di gioire e soffrire con te. Rendimi umile e povero in terra come il servo sofferente,
beato in cielo come la Vergine serva del Signore.
La fiamma viva del Tuo amore è I' unica realtà capace di illuminare il senso della mia vita.
Signore, la Tua grazia e il Tuo amore si riscaldino nel mio spirito tanto da diventar e fuoco perfetto;
arda continuamente sull ' ara del mio cuore, ribolla nelle mie midolla,
divampi nei nascondigli della mia anima.
Nel giorno della mia consumazione io sia trovato consunto davanti a Te.
Davanti a Te non mi resta che dire: "Signore, a chi mi rivolgerò dal momento che Tu solo hai parole di vita eterna"? e allora io spontaneamente vengo per fare la tua volontà.
Come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni i miei occhi si consumano in attesa di conoscere la tua volontà, poiché tu solo sai ciò che è bene per me. Disponi di me liberamente, domanda, ordina cosa vuoi che io faccia o non faccia. Desidero ciò che Tu desideri e  perché Tu lo desideri, fino a quando e nel modo che Tu desideri. Vorrei essere un violino, strumento del Tuo virtuosismo, perché iI mio cuore possa vibrare ad ogni moto del Tuo cuore. Forse la mia vita non costituisce il materiale più adatto per ricavare un violino, ma io so che Tu scegli ciò che nel mondo  è stolto .... e io voglio essere pazzo della Tua santa pazzia.
Tu che non hai una pietra su cui posar e il capo appoggialo sul Tuo violino e con esso realizza il sogno della Trinità.
Gesù, tutto io reputo una perdita di fronte alla sublimità della Tua conoscenza ed ardo dal desiderio di essere fatto partecipe del Tuo Mistero. Depongo la mia anima nelle Tue mani, Te la dono con tutto l'amore del mio cuore, fà di me quello che ti piace perché Tu sei mio fratello e la nostra vita è nascosta nel cuore del Padre. Alla sera di questa vita comparirò davanti a te a mani vuote, perché Tu solo sei il Santo. A Te ogni onore e gloria, a Te che sollevi il povero dalle immondizie per farlo sedere tra i principi del Tuo popolo.
Tuttavia non è per il cielo o per paura dell’ inferno che Ti amo, ma perché sulla croce Tu mi hai stretto sul cuore ed hai sofferto per me, e allora perché non amarti come mi hai amato Tu? Oggi Ti dico un sì di amore grande come il sì della Santa Vergine a Nazareth. Amen.

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