dimissioni?????
UMBERTO VERONESI: "Pur con grande stima per Benedetto XVI, trovo la sua decisione inopportuna e non sono d'accordo sull'opinione di maggioranza che ne fa un gesto moderno". Lo afferma l'oncologo Umberto Veronesi che, in un intervento pubblicato sul quotidiano online The Huffington Post, afferma di non "applaudire alla rinuncia di Benedetto XVI: la considero l'inizio di una 'secolarizzazione' che forse porterà la Chiesa più vicina alla gente, ma anche più vicina al pericolo di perdere la propria identità" [perderla agli occhi del mondo, non significa che la perda nella sostanza, se viene riaffermata e vissuta] . I Papi, rileva Veronesi, "non possono abdicare e non possono nemmeno presentare le dimissioni. Infatti le dimissioni si presentano a qualcuno, e l'iter prevede che vengano accettate o respinte. Invece il codice canonico, nel prendere in esame la possibilità di una rinuncia, precisa che non se ne contempla un'accettazione.
La 'rinuncia' di un Papa resta un fatto in sé, insindacabile e intangibile". E' stato detto che le dimissioni del Papa sono... un "evento storico", ed infatti, commenta, "lo sono. Ma non è di questo che ha bisogno la Chiesa, perché la storicizzazione della religione la trasforma da un grande 'valore' ad una serie di 'fatti'". Dunque, il gesto del Papa, secondo l'oncologo, "rafforza la secolarizzazione della fede che, come laico, vedo con piacere, ma non è un buon servizio per chi vede nella religione la grande forza metafisica della trascendenza". Ci sono, conclude, "due modi di vedere la Chiesa cattolica: Il primo è quello di una comunità ecclesiale che permane nei secoli, con i suoi riti e i suoi Pontefici. E' una imago mundi. Il secondo è invece la Chiesa come imago Coeli, un'immagine del Cielo che è mistica proiezione terrena della Fede" e "in questa visione, soltanto Dio può 'dimettere' il suo servo".
La 'rinuncia' di un Papa resta un fatto in sé, insindacabile e intangibile". E' stato detto che le dimissioni del Papa sono... un "evento storico", ed infatti, commenta, "lo sono. Ma non è di questo che ha bisogno la Chiesa, perché la storicizzazione della religione la trasforma da un grande 'valore' ad una serie di 'fatti'". Dunque, il gesto del Papa, secondo l'oncologo, "rafforza la secolarizzazione della fede che, come laico, vedo con piacere, ma non è un buon servizio per chi vede nella religione la grande forza metafisica della trascendenza". Ci sono, conclude, "due modi di vedere la Chiesa cattolica: Il primo è quello di una comunità ecclesiale che permane nei secoli, con i suoi riti e i suoi Pontefici. E' una imago mundi. Il secondo è invece la Chiesa come imago Coeli, un'immagine del Cielo che è mistica proiezione terrena della Fede" e "in questa visione, soltanto Dio può 'dimettere' il suo servo".
Errata dicotomia nella visione di Chiesa del Prof. Veronesi, sulla rinuncia di Benddetto XVI
Riprendo questa notizia data dal Blog Opportune Importune e lo faccio per evidenziare la dicotomia errata presente nella definizione di Veronesi, rintracciabile tra molti flash dell'ANSA,che riproduco di seguito: la Chiesa non ha due facce, ne ha una sola. Essa non è una imago mundi (peraltro vista solo nella sua veste esteriore) cui si contrappone l'imago coeli (peraltro vista come proiezione terrena e non come irruzione del Soprannaturale), ma è la Presenza del Cielo nel mondo, grazie all'Azione teandrica del Signore Gesù, Vero Dio e Vero Uomo, di cui la Chiesa è portatrice, annunziatrice e dispensatrice.
Ecco un altro 'cattivo maestro', voce molto risuonante in termini esclusivamente materialisti soprattutto nell'ambito della bioetica, voce tenuta in grande considerazione.
Ecco dunque un'altra errata affermazione mediatica, che lascia passare un messaggio che nessuno corregge!!!
Vediamo se un sacerdote, un vescovo o uno dei papabili o al limite uno studioso cattolico fa sentire la sua voce su questa scottante deriva, leggibile nel cosiddetto paradigma esterno costruito dal conciliabolo mediatico sul gesto del Santo Padre, che abbiamo analizzato anche qui e che rischia di divenire un nefasto paradigma interno.
Ecco dunque un'altra errata affermazione mediatica, che lascia passare un messaggio che nessuno corregge!!!
Vediamo se un sacerdote, un vescovo o uno dei papabili o al limite uno studioso cattolico fa sentire la sua voce su questa scottante deriva, leggibile nel cosiddetto paradigma esterno costruito dal conciliabolo mediatico sul gesto del Santo Padre, che abbiamo analizzato anche qui e che rischia di divenire un nefasto paradigma interno.
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