lunedì 15 ottobre 2012

nuova evangelizzazione

Il Sinodo 2012 su famiglia ed errori teologici nei seminari


I lavori al Sinodo per la Nuova Evangelizzazione proseguono, di seguito due interventi significativi: sul ruolo della famiglia e sul problema di errori teologici e filosofici che circolano nei centri accademici e nei seminari.

S. Em. R. Card. Vinko PULJIĆ, Arcivescovo di Vrhbosna (BOSNIA ED ERZEGOVINA)
…sostengo che il primo successo della Nuova evangelizzazione sarà il ritorno della dignità alla famiglia, incorporando in essa quei valori che la rendono un vero nido di amore, di solidarietà e di unità. In questo si manifesterà il più forte senso dell’evangelizzazione. Come parroco ho sperimentato che il mio lavoro pastorale è soltanto soprelevazione su quello che la famiglia ha già costruito. Lì avevo dei successi sia con i giovani che con i bambini. Questo valeva anche per il risveglio delle nuove vocazioni, perché la famiglia era la prima scuola della fede e sinceramente portava verso l’incontro personale con il Cristo. La famiglia era anche il primo seminario, direi che questa è la mia esperienza personale che porto dalla mia vita.
La Nuova evangelizzazione avrà successo se riuscirà a restituire il valore della sacralità del matrimonio, che è il nido familiare dell’amore, così che diventerà una piccola Chiesa. Allora, la comunità parrocchiale sarà un forte motore dell’evangelizzazione, perché avrà forti guidatori verso Cristo.  (…)

S. E. R. Mons. Héctor Rubén AGUER, Arcivescovo di La Plata (ARGENTINA)
Gli errori teologici e filosofici che circolano nei centri accademici, nei seminari e nei noviziati e che si diffondono attraverso la predicazione e la catechesi, suscitando confusione tra il popolo di Dio, vanno annoverati tra le cause della situazione attuale della fede. La nuova evangelizzazione richiede il superamento di questi difetti che indeboliscono la certezza della fede; per questo motivo, bisogna fare sì che la formazione degli agenti di pastorale corrisponda al magistero della Chiesa.
Davanti all’emergenza della questione antropologica, è importante sottolineare la mediazione della filosofia, di una considerazione metafisica della persona che raccolga e superi i validi contributi scientifici. Da quel punto in poi, attraverso la partecipazione, si apre l’accesso al fondamento assoluto, a Dio. Nel pensiero cristiano si armonizzano il teocentrismo e la centralità dell’uomo, come alternativa all’antropocentrismo radicale avanzato da alcune correnti contemporanee.
È necessario sviluppare una nuova apologetica, un discorso a favore della fede cristiana, tanto a livello accademico quanto catechetico-popolare, che sia un itinerario proposto all’intelligenza e al cuore degli uomini e delle donne di oggi.

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