sabato 17 settembre 2011

18 SETTEMBRE
SAN GIUSEPPE DA COPERTINO



Ufficio delle letture

Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza.
E ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.

PRIMA LETTURA Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo 3,1-17
Cercate le cose di lassù
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella glo¬ria. Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, de¬sideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore. Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti. Rivestitevi dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda, perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! La parola di Cristo dimori tra voi abbondante-mente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

RESPONSORIO Cf. Col 1,10-11
Comportatevi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto,
* portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio:
per essere forti e pazienti in tutto, in rendimento gioioso di grazie al Padre,
portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio:

SECONDA LETTURA Dalle «Massime» di san Giuseppe da Copertino
(Cf. G. Parisciani O.F.M. Conv., S. Giuseppe da Copertino alla luce dei nuovi documenti, Osimo 1963, passim)
L'amore di Dio è tutto
Tre sono le cose proprie di un religioso: amare Dio con tutto il cuore, lodarlo con la bocca, e dare sempre buon esempio con le opere. Nessuna persona spirituale o religiosa può essere perfetta senza l'amore di Dio. Chi ha la carità, è ricco e non lo sa; chi non ha la carità, ha una grande infelicità.
La grazia di Dio è come il sole, che splendendo su gli alberi e le loro foglie, li adorna ma non li contamina, li lascia nel loro essere, senza minimamente alterarli. Così la grazia di Dio, illuminando l'uomo, lo adorna di virtù, lo fa splendente di carità, lo rende bello e vago agli occhi di Dio; non altera la sua natura, ma la perfeziona. Dio vuole, dell'uomo, la volontà, poiché questi non possiede altro di proprio, pur avendola ricevuta quale prezioso dono dal suo Creatore. Difatti quando si esercita in opere di virtù, la grazia di operare e tutti gli altri doni ch'egli possiede, vengono da Dio: l'uomo, di suo, non ha che la volontà; perciò Dio si compiace sommamente, quando egli, rinunciando alla propria volontà, si mette completamente nelle sue mani divine.
Come un albero, dopo essere stato oggetto delle cure più assidue, in fine, carico di frutti, ne da a chi ne vuole, così l'uomo che comincia a camminare nella via di Dio, deve sforzarsi con ogni diligenza di crescere e progredire nel servizio del Signore, spandendo rami di virtù e producendo fiori profumati di santità e frutti di opere sante, per modo che tutti gli uomini, dietro il suo esempio, apprendano anch'essi a camminare nella via di Dio.
Il patire per amore di Dio è un favore singolarissimo, che il Signore concede a coloro che ama. È maggior grazia il patire in questa vita che non il godere, poiché il Signore vuole essere ri-pagato con la stessa moneta che egli ha sborsato per noi: Gesù ha tanto sofferto per noi, e vuole che anche noi soffriamo con lui. O sei oro, o sei ferro: se sei oro, la sofferenza ti purifica, se sei ferro, la sofferenza ti toglie la ruggine.
I servi di Dio devono fare come gli uccelli, i quali scendono a terra per prendere un po' di cibo, e poi subito si risollevano in aria. Similmente i servi di Dio possono fermarsi sulla terra quanto comporta la necessità del vivere umano, ma poi subito, con la mente, devono sollevarsi al cielo per lodare e benedire il Signore. Gli uccelli, se scorgono del fango sul terreno, non si calano sopra, oppure lo fanno con molta cautela per non imbrattarsi. Così dobbiamo fare noi: mai abbassarci alle cose che macchiano l'anima, ma sollevarci in alto e con le nostre opere lodare il Signore, sommo Bene.

RESPONSORIO Cf, 2 Cor 12, 7-10
Mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle persecuzioni, nelle angosce;
* perché dimori in me la potenza di Cristo.
Per non montare in superbia a causa della grandezza delle rivelazioni,
di buon grado mi vanterò delle mie debolezze,
perché dimori in me la potenza di Cristo.

ORAZIONE O Dio, che con mirabile sapienza hai voluto attrarre ogni cosa all'unigenito tuo Figlio, fa' che, elevandoci dalle terrene cupidigie, per i meriti e l'esempio di san Giuseppe da Copertino, possiamo conformarci pienamente allo stesso tuo Figlio: che è Dio.

GIORNI DI PREPARAZIONE AGLI ESAMI CON S. GIUSEPPE DA COPERTINO

Amato S. Giuseppe da Copertino, amico degli studenti e degli esaminandi,
ho bisogno del tuo aiuto, soprattutto, ora che gli esami sono vicini.
Tu conosci bene, per averli vissuti direttamente, i timori,
le necessità ed i desideri che rendono più duri questi ultimi giorni di preparazione.
Ti prego, sii generoso con me, fammi la stessa grazia che
la Mamma celeste fece a te.
Dammi più forza, più intelligenza, più fede e maggiore impegno
per avere la soddisfazione d’un felice esame.
Gloria al Padre

Amorevole protettore, lo studio è molto spesso difficile, faticoso, noioso.
L’ansia, che accompagna questi giorni d’attesa,
il facile smarrimento intellettuale e la naturale timidezza nel momento della prova,
possono compromettere il risultato finale.
Stammi vicino nel momento decisivo e supplisca la tua protezione
l’insufficienza della mia preparazione.
Fa che possa sempre camminare sulla via del Signore,
crescendo nella conoscenza, nell’amore e nel servizio di Dio,
perché è questa la vera sapienza che produce frutti di vita eterna.
Gloria al Padre

Caro Santo, accompagnami in questi ultimi giorni di preparazione.
La “Mamma nostra della Grottella”, così dolce e premurosa nei tuoi riguardi,
benedica i miei studi e il mio impegno, perché possa raccoglierne serenamente
il frutto e non deludere l’aspettative di chi mi è vicino;
ma, soprattutto, riesca a fare, fino in fondo, la Volontà di Dio.
S. Giuseppe da Copertino, vieni in mio aiuto!
Gloria al Padre

PREGHIERA DEGLI STUDENTI ED ESAMINANDI A SAN GIUSEPPE DA COPERTINO

Nella fatica dello studio e degli esami,
S. Giuseppe da Copertino,
amico degli studenti e protettore
degli esaminandi,
vengo ad implorare il tuo aiuto.
Tu sai, per tua personale esperienza,
quanta ansia accompagni l'impegno
dello studio e quanto facili siano il pericolo
dello smarrimento intellettuale
e lo scoraggiamento.
Tu che fosti assistito prodigiosamente da Dio
negli studi e negli esami per l'ammissione
agli Ordini Sacri, chiedi al Signore
luce per la mia mente
e forza per la mia volontà.
Tu che sperimentasti tanto concretamente
l'aiuto materno della Madonna,
Madre della speranza, pregala per me,
perché possa superare facilmente tutte
le difficoltà negli studi e negli esami. Amen.

O Santo mio Protettore, tanto benigno verso i tuoi devoti,
volgi il Tuo sguardo verso di me che invoco il tuo soccorso.
Per l’ammirabile amore che ti rapiva in Dio,
per l’infiammato affetto con cui veneravi la Vergine Santa,
ti prego e ti scongiuro di aiutarmi,
ora che sto per subire gli esami dei miei studi.
Anche Tu un giorno, trovandoti in simili condizioni,
ne uscisti felicemente con l’aiuto della Beatissima Vergine.
Ed ora intercedi con me perché nel momento degli esami io possa avere
pronta l’intelligenza, limpida la memoria,
e impedisci che il timore mi invada l’animo e mi ottenebri la mente.
Io confido nel tuo aiuto, o caro Santo,
e ti prometto, che da questo momento in poi
io userò la mia intelligenza solo per la gloria del Signore
e a vantaggio spirituale del prossimo.

Pater, Ave, Gloria.

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