Genitori
In Gran Bretagna, ieri, si è votata l’introduzione di una tecnica che prevede embrioni ‘con tre genitori’, ossia con due Dna femminili ed uno maschile. Ora, già il fatto che si sia messa ai voti una proposta simile, la dice lunga sul caos di una democrazia che – senza valori e aggrappata solo alla correttezza delle sue procedure – brancola nel buio. Ma soprattutto tanti ed amari sono i paradossi dei nostri giorni che la votazione britannica conferma: disponiamo di modi sempre nuovi per “creare” i figli, ma spesso non riusciamo più ad educarli; da una parte arriviamo ad abortirli calpestando la volontà di Dio, dall’altra li vorremmo fabbricare come se noi fossimo Dio; ricorriamo a tutte le tecniche contraccettive possibili e poi, quando è il momento, chiediamo alla tecnologia quello che abbiamo rifiutato dalla natura. Il vero fallimento dunque non è neppure che un figlio possa avere tre genitori genetici, ma che di questo passo molti figli potrebbero faticare a trovarne due di responsabili e naturali, uniti e distinti, un uomo ed una donna, com’era quando la follia non veniva messa ai voti.