VERSO LA SCOMPARSA DEL CATTOLICESIMO. IL SONDAGGIO CHE LA CHIESA TEDESCA NON HA VOLUTO DIVULGARE
Segnaliamo l'incipit di questo articolo scritto sul Sussidiario da Roberto Graziotto, insegnante di filosofia, religione, latino e storia in un liceo in Sassonia-Anhalt.

Ogni tre ragazzi che vengono cresimati (o confermati, secondo il vocabolario teologico luterano) uno non crede in Dio. Per quanto riguarda l'andare alla Messa domenicale vi è stata un'ulteriore perdita del 10 per cento tra quei pochi che ci vanno ancora. Per quanto riguarda poi il popolo tedesco in generale, il dato più interessante è che solo un terzo dei tedeschi crede nella risurrezione di Cristo. Tenendo conto del fatto, dice il commentatore della FAZ, che formalmente due terzi dei tedeschi appartengono ad una confessione cristiana, è un dato importante. Ovviamente a una statistica si può far dire ciò che si vuole, ma certamente questi dati, pur tenendo conto del fatto che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da delle pietre (Lc 3,3), non possono essere negati, tanto più che, come dice il Vangelo di Giovanni, solo la «verità ci può far liberi» (Gv 8,32).

I dati statistici sono interpretati dal giornalista tedesco con un'analisi molto acuta, ma non nuova. La crisi religiosa non è dovuta al fatto che la Chiesa sia troppo poco «aggiornata» nei confronti del nostro tempo. La Chiesa evangelica lo è in tutte le questioni poste dai media oggi: sacerdozio per le donne, abolizione del celibato, liberalità in questioni etiche, completa accettazione degli omosessuali e dei divorziati risposati, ma essa è ancora più in crisi della Chiesa cattolica, le loro chiese sono ancora più vuote. La questione essenziale, così Markus Günther, è invece che le Chiese devono annunciare all'uomo di oggi «verità assolute». Questo è il suo compito e proprio in esso fallisce. Per questo le persone si affidano a un eclettismo religioso in cui provano a darsi delle risposte riguardanti esigenze assolute […].
http://www.iltimone.org/32777,News.html
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