mercoledì 15 aprile 2015

don Salvatore Mellone: sacerdos et hostia, in aeternum

CHE IMPORTA? 

TUTTO E' GRAZIA




Diventerà prete domani nella sua abitazione, coronando così il suo progetto di vita, Salvatore Mellone, seminarista di Barletta, 38 anni, da tempo ammalato, ora nello stadio terminale. Ieri Salvatore ha ricevuto anche una telefonata di Papa Francesco, che secondo quanto riportato in una nota della diocesi, tra le altre cose gli ha detto che "la prima benedizione che darai da sacerdote la impartirai a me”. 

Chi vorrà seguire l’ordinazione di Salvatore Mellone, informa ancora la diocesi, potrà farlo dalla Chiesa parrocchiale del SS. Crocifisso a Barletta, dove sarà trasmessa una diretta video a partire dalle 16.

Di recente Salvatore aveva chiesto aveva manifestato all'arcivescovo "il suo vivissimo desiderio di poter coronare il suo cammino vocazionale con l'ordinazione presbiterale; anche un solo giorno da presbitero sarebbe per lui la realizzazione del progetto di Dio sulla sua persona". 


Ecco la lettera che l'arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, monsignor Giovan Battista Pichierri, ha inviato al clero e alla comunità diocesana per rendere nota la sua decisione.








«Col cuore profondamente commosso e lancinato comunico che il seminarista Salvatore Mellone, della Parrocchia del SS. Crocifisso di Barletta, alunno del Seminario regionale di Molfetta, per una grave malattia è in uno stadio terminale. Mi ha manifestato il suo vivissimo desiderio di poter coronare il suo cammino vocazionale con l'ordinazione presbiterale; anche un solo giorno da presbitero sarebbe per lui la realizzazione del progetto di Dio sulla sua persona. Salvatore, anche nella malattia, ha vissuto intensamente la sua preparazione al sacerdozio, per cui ritengo opportuno, nell'esercizio dei miei diritti e doveri di arcivescovo, di ordinarlo presbitero, per dare gloria alla SS. Trinità e per l'edificazione del nostro presbiterio e del popolo di Dio. Ho consultato previamente la Congregazione del Clero che ha confermato il mio proposito di procedere all'ordinazione presbiterale; anche il Rettore del Seminario Regionale di Molfetta ha dato il suo parere favorevole in merito; e i presbiteri diocesani che ho potuto sentire mi hanno confortato con il loro beneplacito. Salvatore riceverà i ministeri del Lettorato e dell'Accolitato il 14 del c.m. ore 16,00, l'ordine sacro del Diaconato il giorno successivo e il 16 aprile il Presbiterato sempre alle ore 16,00, nel corso di celebrazioni eucaristiche nella propria abitazione. Grati al Signore per questa testimonianza di fede e di amore, vissuta da Salvatore nella sofferenza unita al sacrificio redentore di Gesù Cristo sommo sacerdote, vi invito ad unirvi alla mia preghiera per il neo ordinando, accettando il misterioso disegno di Dio a noi non sempre comprensibile".

Barletta, l’ultimo desiderio


di Salvatore: diventare sacerdote

La città commossa ha partecipato all’ordinazione del giovane, gravemente malato, al quale restano pochi giorni di vita. Per lui, un permesso speciale: accelerato il percorso in seminario, quattro anni invece di sei


di Elvira Serra




Ha mantenuto la promessa. La prima benedizione è stata per Papa Francesco, che glielo aveva chiesto esplicitamente l’altroieri chiamandolo per telefono nella sua camera di ragazzo a Barletta, periferia nord della città, secondo piano di un palazzo affacciato a un giardino di palme e pini, uno zerbino a quadri arancioni fuori dalla porta e il crocifisso sul pianerottolo. 
Campane a festa
Salvatore Mellone è stato ordinato sacerdote alle 16.32 minuti, tra lo scampanio a festa della parrocchia del Santissimo Crocifisso, dove un migliaio di persone seguivano commosse la cerimonia da un maxischermo issato dietro l’altare, sotto gli apostoli Matteo, Marco, Giovanni e Simone. Piangeva in prima fila la ragazza con il giubbotto rosso e il foulard variopinto, piangeva accanto a lei la donna incinta al sesto mese, piangeva la giovane madre con i capelli biondi e sua figlia in braccio, piangevano i seminaristi arrivati da Molfetta con tre pullman che occupavano i banchi delle due navate centrali. Piangevano perché Salvatore ha 38 anni e pochi giorni da vivere, è un malato terminale di cancro per il quale è stato accelerato il percorso in seminario, quattro anni invece di sei, per permettergli di coronare il suo desiderio più grande. Piangevano perché Salvatore, al termine della messa e prima della benedizione impartita da lui, ha detto «grazie a Dio per quell’amore sconfinato che ha voluto riversare nella mia vita, sovrabbondante di grazia; quanta gioia oggi, quanta da oggi, quanta non solo oggi».
Il discorso
E ha chiuso il suo discorso con un pensiero a medici, infermieri e gli ammalati che gli sono stati vicino, in un «dolore comune a tanti». «Non posso abbandonarvi proprio ora, sul più bello, perché Cristo mi dice vai e porta conforto a tutti». Salvatore ha voluto partecipare alla sua ordinazione senza sconti. Si è sdraiato prima dell’imposizione delle mani, e deve essergli costata non poca fatica quel gesto umile per il suo corpo ormai asciugato dal male. «Fino a pochi giorni fa non riuscivo a dire: Signore sia fatta la tua volontà. Ma adesso lo pronuncio con il cuore più aperto, mi consola che mio figlio sia felice», così ha detto mamma Filomena all’amica Marisa De Luca, che come tanti altri l’hanno chiamata per pronunciare quelle parole inadeguate di fonte a un addio imminente. Mentre papà Peppino, maresciallo dell’Esercito in pensione, ha sempre seguito in silenzio il percorso del figlio. Salvatore ha anche una sorella, Agnese, insegnante di religione, che ha accompagnato il rito con la prima lettura e il salmo.
La cerimonia
La cerimonia è stata officiata dall’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie monsignor Giovanni Battista Pichierri, che ha fortemente voluto rendere possibile questo giorno e che ha consultato con rapidità la Congregazione del clero. C’era anche il sindaco Pasquale Cascella con la fascia tricolore, dietro la poltrona chiara dove stava seduto Salvatore. Al termine della cerimonia ha ammesso: «Questa semplice casa nella periferia della città si è trasformata in Duomo. La gioia e l’emozione di Salvatore erano la nostra commozione». Davvero, di tutti.
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http://www.corriere.it/cronache/15_aprile_16/barletta-l-ultimo-desiderio-salvatore-diventare-sacerdote-c8228576-e45d-11e4-868a-ccb3b14253dc.shtml

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