lunedì 15 agosto 2011

16 AGOSTO
SAN ROCCO




PRIMI VESPRI

PER I LUOGHI DOVE LA SOLENNITÀ DI SAN ROCCO SI CELEBRA IN DATA DIVERSA DAL 16 AGOSTO

INNO
Ave, Roche sanctissime,
Nobili natus sanguine,
Crucis signaris schemate,
Sinistro tuo latere.

Roche peregre profectus,
Pestiferae mortis actus
Curavisti mirifice,
Tangendo salutifere.

Vale, Roche Angelice,
Vocis citatus flamine,
Obtinuisti Deifice,
A cunctis pestem pellere.

Sit, Christe Rex piissime,
Tibi Patrique gloria,
Cum Spiritu Paraclito,
Et nunc et in perpetuum. Amen.

Ave, Rocco santissimo,
nato nobile per sangue
(ma ben più nobile perché)
sei segnato di Croce,
sul lato del tuo cuore.

partito pellegrino,
i morituri appestati colpiti
curasti prodigiosamente
col tuo tocco salutare.

Rocco angelico, salve!
invocato intercessore dal cielo,
ottenesti, o nostro santo,
di scacciare le pestilenze.

O piissimo Re, Cristo,
a Te e al Padre sia gloria,
con lo Spirito Paraclito,
così ora come per sempre. Amen.

Inno per i Primi Vespri di San Rocco
dall'antica Ufficiatura Propria di Montpellier

Previo quisquis comes ire Cristo
gestit argenti posita gravantis,
sorcina gressu terat irretorto
arcta viarum.

llla vox Rochi teneras ut aures
impulit ruptis tot opum catenis:
quos Deus pressit, premit usque forti
impete calles.

Occupant coelum pia vota, gemmam
hanc sibi fundis emit abdicates:
pauperis Christi potiore probro,
stemmata mutat.

Exteras sed quid petit hospes oras?
Consciam mirae pietatis Urbem,
ocius linquit, fugiens sequacis,
praemia famae.

Veste mentitur genus obsoletum;
divitem nuper, Dominamque dextram,
splendide vilis famulus levandis
dedicat aegris.

Laus Deo jugis sit ubique Trino:
cujus affiatus, simul ac potente,
cor inardescit, fuggitiva sordent
gaudia mundi. Amen.

INNO
Chi vuol seguire Cristo
si liberi dei beni terreni,
e si avvii con passo fermo
per il sentiero stretto.

A queste parole il giovane Rocco
rompe le catene con le cose del mondo:
la via del Dio-Uomo
egli si sforza di seguire.

Ciò che desidera sono le cose del Cielo, i preziosi
son questi, acquisiti rinunciando ai beni terreni:
lo scandalo del Cristo
invece delle ricchezze del mondo.

Perché se ne va per terre straniere?
Vuol lasciare la città dove la sua virtù è troppo nota,
fuggire la reputazione e gli elogi
che lo rendono famoso anche se non lo vuole.

Vuole essere considerato l'ultimo degli uomini;
nato ricco e riverito,
si gloria d'abbassarsi a servire gli ultimi,
di dedicarsi a curare i malati.

Gloria eterna sia a Dio Uno e Trino:
come, del suo potente Spirito, infiamma un cuore,
questo subito disdegna
le fuggenti cose del mondo. Amen.

1° antifona Lodate il nostro Dio, voi tutti, suoi santi.

Salmo 112
Lodate, servi del Signore, *
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore, *
ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio
che siede nell'alto *
e si china a guardare nei cieli
e sulla terra?

Solleva l'indigente dalla polvere, *
dall'immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi, *
tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *
quale madre gioiosa di figli.

1° antifona Lodate il nostro Dio, voi tutti, suoi santi.

2° antifona Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati.

Salmo 145
Loda il Signore anima mia: +
loderò il Signore per tutta la mia vita,*
finché vivo canterò inni al mio Dio.

Non confidate nei potenti, *
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra; *
in quel giorno svaniscono
tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, *
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra, *
del mare e di quanto contiene.

gli è fedele per sempre, +
rende giustizia agli oppressi, *
da il pane agli affamati.

Il Signore libera i prigionieri, *
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto, *
il Signore ama i giusti,

il Signore protegge lo straniero, +
egli sostiene l'orfano e la vedova,*
ma sconvolge le vie degli empi.

Il Signore regna per sempre, *
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

2° antifona Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati.

3° antifona Sia benedetto Dio ! Ci ha scelti per essere santi e irreprensibili nell'amore.

Cantico (Ef 1,3-10)
Benedetto sìa Dio, *
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti *
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci al suo cospetto, *
santi e immacolati nell'amore.

Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloria della sua grazia, *
che ci ha dato nel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l'ha abbondantemente
riversata su di noi *
con ogni sapienza e intelligenza,
poiché egli ci ha fatto conoscere *
il mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose *
quelle del cielo come quelle della terra.

Nella sua benevolenza
lo aveva in lui prestabilito *
per realizzarlo nella pienezza dei tempi.

3° antifona Sia benedetto Dio ! Ci ha scelti per essere santi e irreprensibili nell'amore.

LETTURA BREVE Ger 17, 7-10 Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti. Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? Io, il Signore, scruto i la niente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni.

Responsorio breve
Il Signore l'ha amato * e l'ha colmato di onore.
Il Signore l'ha amato e l'ha colmato di onore.
L'ha rivestito di gloria
e l'ha colmato di onore.
Gloria al Padre e al Figlio, e allo Spirito Santo.
Signore l'ha amato e l'ha colmato di onore.

Ant. al Magn.
Chi ama i poveri sarà beato. Chi crede nel Signore li accoglie nel suo nome.

Invocazioni Supplichiamo Dio Padre, sorgente di ogni santità, perché con l'esempio e l'aiuto dei santi ci conceda di vivere in conformità con il nostro battesimo. Diciamo insieme: Rendici santi, Signore, perché tu sei santo.

Padre santo, tu vuoi che ci chiamiamo e siamo realmente tuoi figli,
- fa' che la Chiesa ti glorifichi su tutta la terra con la luce della sua santità.

Padre santo, che ci inviti a camminare in maniera degna della nostra vocazione,
per piacere a te in ogni cosa,
- fa' che portiamo frutti abbondanti di opere buone.

Padre santo, che ci hai riconciliati in Cristo,
- custodisci quanti credono nel tuo nome, perché formino una cosa sola con te.

Padre santo, che ci vuoi commensali al banchetto del cielo,
- donaci di crescere nella carità alla mensa del tuo Corpo e della tua parola.

Padre santo, ammetti i nostri fratelli defunti contemplazione del tuo volto,
- rendi anche noi degni della tua gloria.

Padre nostro ...

Orazione Il tuo amore, o Padre, accompagni sempre la Chiesa ancora pellegrina sulle strade del mondo, perché, sull'esempio di San Rocco, possa portare i frutti di una carità operosa al servizio dei poveri e dei sofferenti. Per il nostro Signore.

Ufficio delle letture

INNO (dal Comune dei Santi)

Uniamoci, o fratelli,
con cuore puro e ardente
alla lode festosa
della Chiesa di Cristo.

In questo giorno santo
la carità divina
congiunge san Rocco
al regno dei beati.

La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell'amore di Dio.

Egli è modello e guida
a coloro che servono
le membra sofferenti
del corpo del Signore.

Dolce amico dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via dell'Amore.

A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la forza dello Spìrito. Amen.

1° antifona Ti ha chiesto la vita, Signore: e tu gli hai dato splendore e bellezza.

Salmo 20,2-8.14
Signore, il re gioisce della tua potenza, *
quanto esulta per la tua salvezza!

Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
non hai respinto il voto delle sue labbra.
Gli vieni incontro con larghe benedizioni; *
gli poni sul capo una corona di oro fino.

Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, *
lunghi giorni in eterno, senza fine.

Grande è la sua gloria per la tua salvezza, *
lo avvolgi di maestà e di onore;
lo fai oggetto di benedizione per sempre, *
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.

Perché il re confida nel Signore: *
per la fedeltà dell'Altissimo non sarà mai scosso.

Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo inni alla tua potenza.

1° antifona Ti ha chiesto la vita, Signore: e tu gli hai dato splendore e bellezza.

2° antifona La strada dei giusti è come la luce: cresce dall'alba fino al pieno giorno.

Salmo 91, 2-9
E' bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,

sull'arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore,
con le tue meraviglie, *
esulto per l'opera delle tue mani.

Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri !

L'uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:
se i peccatori germogliano come l'erba *
e fioriscono tutti i malfattori,

li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore.

2° antifona La strada dei giusti è come la luce: cresce dall'alba fino al pieno giorno.

3° antifona II giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano.

Salmo 91,10-16
Ecco, i tuoi nemici, o Signore, +
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.

Tu mi doni la forza di un bùfalo, *
mi cospargi di olio splendente.

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, +
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.

Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c'è ingiustizia.

3° antifona II giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano.

Il Signore conduce il giusto per un buon sentiero,
gli rivela il Regno di Dio.

PRIMA LETTURA Dalla Lettera di San Paolo, apostolo, ai Romani (12,1-21)

Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dìo, ad offrire i vostri corpi come sacrifìcio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. Per la grazia che mi è stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto è conveniente valutarsi, ma valutatevi in maniera da avere di voi una giusta valutazione, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, cosi anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento, all'insegnamento; chi l'esortazione, all'esortazione. Chi da, Io faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.

La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseve-ranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un'idea troppo alta di voi stessi.

Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.


Responsorio (Rm 12,2; Ef 4, 23-24)
Trasformatevi, rinnovate la vostra mente,
* per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
Rinnovatevi nello spirito della vostra mente, rivestite l'uomo nuovo
per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

Oppure: PRIMA LETTURA Dalla prima lettera di san giovanni Apostolo 1Gv, 4, 7-2

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore. Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo. Se uno dicesse: «Io amo Dio», e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello.

RESPONSORIO
Questo è amare Dio: osservare i suoi comandamenti; * e il suo comandamento non è gravoso.
Nulla è più dolce di aderire ai comandamenti di Dio.
e il suo comandamento non è gravoso.

SECONDA LETTURA Dai Discorsi di san Giovanni Crisostomo, vescovo
(2° Discorso su Lazzaro, 1.6: PG 48, 981.992; trad. M, Pellegrino. Ricchezza e povertà. Roma 1947)
Il vero concetto di ricchezza e povertà
Abbiamo visto Lazzaro nell'atrio del ricco: guardatelo ora nel seno d'Abramo. Lo vedeste circondato dai cani che gli leccavano le piaghe: guardatelo scortato da schiere d'angeli: lo vedeste allora nella povertà: guardatelo ora nell'opulenza; lo vedeste nella fame: guardatelo ora nell'ab-bondanza d'ogni bene; lo vedeste combattente: guardatelo coronato; vedeste i travagli, guardate le ricompense, voi tutti, ricchi e poveri: voi ricchi, perché non crediate che sia gran cosa la ricchezza scompagnata dalla virtù; voi poveri, perché non crediate che la povertà sia un male. Agli uni e agli altri Lazzaro si presenta come maestro.

Impariamo da lui a non ritenere felici i ricchi e infelici i poveri. Anzi, se vogliamo dire il vero, ricco non è chi è circondato da molte cose, ma chi non ha bisogno di molte cose; né povero è chi nulla possiede, ma chi molto brama: questo, credete, è il vero concetto di ricchezza e povertà. Se dunque vedi uno che desidera molto, credi che quegli è più povero di tutti, anche se avesse le ricchezze di tutti; se invece vedi uno che non ha bisogno di molto, ritieni pure che quello è il più ricco di tutti, anche se non possedesse nulla. Noi usiamo giudicare la povertà e la ricchezza non dalla quantità di ciò che si possiede, ma dalla disposizione dell'animo. Certo, non diremo che sia sano uno che ha sempre sete, anche se nuota nell'abbondanza, se è adagiato presso fiumi e fonti. A che prò infatti quell'abbondanza d'acqua, quando non può spegnere la sete che lo tormenta?

Così dobbiamo fare con i ricchi: quelli che sempre bramano, come assetati, i beni altrui, non pensiamo punto che siano sani e che godano dell'abbondanza. Poiché chi non riesce ad acquietare le sue brame, possedesse anche le sostanze di tutti, come potrà mai trovarsi nell'opulenza? Coloro invece che si accontentano di ciò che hanno e sono paghi della loro condizione e non guardano intorno alla roba d'altri, fossero anche più poveri di tutti, è giusto considerarli più ricchi di tutti. Sì: chi non abbisogna delle cose altrui, ma è soddisfatto del suo stato, e più ricco di tutti. Se è possibile, ri¬cordatevi di tutte queste cose; ma se tutto non potete, soprattutto ricordatevi sempre di questa verità: che il non far parte delle proprie sostanze è ruba-re ai poveri, è spogliarli del loro sostentamento; e che quanto possediamo non appartiene a noi, ma a loro.

Con tali disposizioni d'animo, profonderemo generosamente il nostro denaro, nutriremo quaggiù Cristo affamato, metteremo in serbo nell'altra vita un'abbondante ricchezza, e potremo conseguire i beni futuri, per la grazia e la benignità del Signore nostro Gesù Cristo, al quale col Padre e insieme allo Spirito Santo è gloria, onore, potenza, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.


RESPONSORIO Cfr. 1 Cor 9. 19.22; Gb 29, 15-16
Libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, debole con i deboli.
* Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare a ogni costo qualcuno.
Ero occhio per il cieco, e piede per lo zoppo; padre io ero per i poveri.
Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare a ogni costo qualcuno.

ORAZIONE Il tuo amore, o Padre, accompagni sempre la Chiesa ancora pellegrina sulle strade del mondo, perché, sull'esempio di San Rocco, possa portare i frutti di una carità operosa al servizio dei poveri e dei sofferenti. Per il nostro Signore.

Inno per le Lodi di San Rocco

dall'antica Ufficiatura Propria di Montpellier

Nunc, o magnanimos, id pietas jubet,
Christi sancte pugil,
pectoris impetus nunc effunde:
benignam festina mìseris opem.

Te res ipsa vocant: respice febrium,
orbi tetra cohors incubat Italo
et mors depopulatrix
orbat civibus oppida.

Accurris trepidus: funeribus domos
foetas ingrederis, sistere quàm velis
ardens publica martyr fato fata vicario.

Pestem sedulitas corporibus fugat,
pestem mox animis bis medicus fugas;
duplex haec medicina quot praedas rapit inferis.

Quae cessit totiès imperio lues
in te versa, Deo sic placitum furit:
explorante camino
sic aurum probat artifex.

Qui cunctis pater est, gloria sit Patri,
aegros qui deficit, gloria Filio:
et quo cuncta vigescunt
par sit gloria Flamini. Amen.

Segui ancora, così richiede la carità,
o santo atleta dì Cristo,
il comandamento del cuore:
i miseri attendono impazienti le tue cure.

Questo reclamano: il contagio avanza,
una febbre fatale distrugge l'Italia
e la morte spopola le più importanti città.

Tu accorri trepidante: ogni casa ha morti
che non hai potuto salvare,
oh caritatevole martire,
morendo al loro posto.

Le tue cure guariscono la peste corporale,
e sono rimedio alla morte delle anime;
questa doppia medicina
recupera alla vita i destinati all'oltretomba.

Il flagello che dinnanzi a te cessava
ora ti attacca ma è Dio che lo permette:
così l'Artefice Eterno raffina l'oro nel crogiuolo.

Gloria al Padre, padre di noi tutti,
gloria al Figlio, che ci guarisce dal male:
e uguale gloria sia
allo Spirito Santo nostra Forza. Amen.

LODI

INNO
Ave Roche beate,
Illustris vita et sanguine,
Qui de materno sinu
Crucem portasti in latere.

Hoc signum tamen Deus
Tibi dedit ut esses
Patronus dirae pestis
Cum Ipse orbem puniat.

Nam hoc salutis signo
Ducto tua sola manu
Omnes sanasti infirmos
Laetalis tactos vulnere.

Nec solum dum vixisti
Luem fugasti ab omnibus
Sed regnans nunc in coelis
Te invocantes adiuvas.

Cum ergo sis Patronus
Saevae contagionis
Defende nos a malis
Tam animae quam corporis. Amen.

1° antifona A voi, o santi, gloria del Signore, a voi l'onore dal suo popolo.
2° antifona Servi del Signore, benedite il Signore in eterno!
3° antifona Esultano i santi nella gloria, nella casa di Dio cantano di gioia.

Lettura breve Fil 3, 7-8 Quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho considerato una perdita a motivo di Cristo. Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo

RESPONSORIO BREVE
Il cuore dei Santi * nella legge di Dio.
Il cuore dei Santi nella legge di Dio.
Diritto e sicuro è il loro cammino.
nella legge di Dio.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Il cuore dei Santi nella legge di Dio.

Ant. al Ben. Chi ama i poveri, sarà beato. Chi crede nel Signore, li accoglie nel suo nome.

INVOCAZIONI Innalziamo la nostra lode e il nostro ringraziamento a Cristo Signore, che ha dato se stesso in riscatto per tutti, dicendo: Noi ti lodiamo e ti benediciamo, Signore.

Cristo, che ti sei degnato di manifestare la tua misericordia e il tuo amore nei tuoi santi,
- fa' che, avendo sperimentato la tua misericordia,
nutriamo gli uni verso gli altri vicendevole amore.

Cristo, che ci hai chiamato alla tua sequela,
- fa' che, cresciamo nella carità in opere e verità.

Cristo, che hai detto:
Quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l'avete fatto a me,
- accresci la nostra fede affinchè ti sappiamo ri¬conoscere nei poveri e nei sofferenti.

Cristo, che sei venuto non per essere servito ma per servire,
- sostieni la nostra volontà nel generoso servizio dei fratelli.

Cristo, che ci chiami ad assistere i malati e i moribondi,
- fa' che siamo trovati fedeli dispensatori della tua parola e del tuo amore.

Padre nostro.

ORAZIONE Il tuo amore, o Padre, accompagni sempre la Chiesa ancora pellegrina sulle strade del mondo, perché, sull'esempio di San Rocco, possa portare i frutti di una carità operosa al servizio dei poveri e dei sofferenti. Per il nostro Signore.

ORA MEDIA

INNO
Celebriamo l'eterno trionfo
di san Rocco che umile e forte,
attraverso i travagli del mondo
ha raggiunto la gioia del cielo.

Distaccato dai beni caduchi.
sempre volto ai valori supremi,
le lusinghe e le insidie disprezza
dei fallaci splendori mondani.

Del potere l'emblema depone,
la patria terrena abbandona
senza onori diviene straniero
pellegrino alla casa di Dio.

Riconosce nei miseri Cristo,
presta loro le cure pietose,
con chi soffre anche lui sofferente
per sanare lo spirito e il corpo.

Gloria e onore al Padre nei cieli
che col Figlio e lo Spirito Santo,
con sapienza ed amore conduce
tutto il mondo al supremo destino. Amen.

TERZA Ant. Lasciò il prestigio caduco di questo mondo,
per possedere per sempre il regno dei cieli.

SALMO 119 Desiderio della pace minacciata dai malvagi
Egli è la nostra pace … venuto ad annunziare la pace ai lontani e ai vicini (cfr. Ef 2, 14. 17. 16).

Nella mia angoscia ho gridato al Signore *
ed egli mi ha risposto.

Signore, libera la mia vita
dalle labbra di menzogna, *
dalla lingua ingannatrice.

Che ti posso dare, come ripagarti, *
lingua ingannatrice?
Frecce acute di un prode, *
con carboni di ginepro.

Me infelice: abito straniero in Mosoch, *
dimoro fra le tende di Kedar!
Troppo io ho dimorato *
con chi detesta la pace.

Io sono per la pace, *
ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra.

SALMO 120 Il custode di Israele
Non avranno più fame, né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta (Ap 7, 16).

Alzo gli occhi verso i monti: *
da dove mi verrà l'aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore, *
che ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede, *
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prende sonno, *
il custode d'Israele.

Il Signore è il tuo custode, †
il Signore è come ombra che ti copre, *
e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole, *
né la luna di notte.
Il Signore ti proteggerà da ogni male, *
egli proteggerà la tua vita.

Il Signore veglierà su di te,
quando esci e quando entri, *
da ora e per sempre.

SALMO 121 Saluto alla città santa di Gerusalemme
Voi vi siete accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste (Eb 12, 22).

Quale gioia, quando mi dissero: *
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †
secondo la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme: *
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.

TERZA Ant. Lasciò il prestigio caduco di questo mondo,
per possedere per sempre il regno dei cieli.

Alle altre ore salmodia complementare

SESTA Ant. Ha agito con risolutezza e il suo cuore fu ripieno di vigore,
perché ha amato la castità.

NONA Ant. La mano del Signore é la tua forza: sarai benedetto in eterno.

TERZA Lettura Breve Ap 21, 2-3. 22. 27 Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro" (Lv 26, 11; Ez 37, 27). Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. Non entrerà in essa nulla d'impuro (Is 52, 1), né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello.

Amo, Signore, la casa dove tu dimori,
il luogo dove abita la tua gloria.

SESTA Lettura Breve 2 Cor 1, 3-5 Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.

Rallegratevi, esultate, santi di Dio:
grande è la vostra ricompensa nei cieli.

NONA Lettura Breve Gc 3, 17-18 La sapienza che viene dall'alto è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.

Cantate inni al Signore, suoi fedeli,
rendete grazie al suo santo nome.

ORAZIONE Il tuo amore, o Padre, accompagni sempre la Chiesa ancora pellegrina sulle strade del mondo, perché, sull'esempio di San Rocco, possa portare i frutti di una carità operosa al servizio dei poveri e dei sofferenti. Per il nostro Signore.

VESPRI
Inno per i Secondi Vespri di San Rocco
dall'antica Ufficiatura Propria di Montpellier

Sat tuis dudùm peregrina tellus
utitur donis, patriam revise:
te manent illlc, cupide quod ambis,
vincula, funus.

Excipit carcer reducem profunda,
nox placet, coeci placet horror antri:
qui Deo fixum vetat ulla pectus
turbet imago.

Quinquiès annus redit actus omne
victimam lustrat genus hic dolorum,
dum Deo dignam pia mors beatis,
coetibus addat.

Hujus ad nomen fera mors in ictus
prona suspendit gladium furores,
irritos ponit gravis aestuosis
febribus aer.

Gallicis per te mala parcat oris,
Roche, contages simul et tuorum
peste defendas graviùs nocente
còrda clientum.

Somma laus summo sit ubique Patri,
summa laus summo sit ubique Nato;
cultus et compar tibi sit per omne,
Spiritus, aevum. Amen.

Per la presenza e il bene che hai fatto
gioirà a lungo una terra straniera:
tu invece, sulla via del ritorno
troverai carcere e morte.

Subito imprigionato,
l'oscurità dell'antro è utile:
nel rivolgere a Dio il tuo sguardo
nulla più ti distrae.

Cinque anni di prove
purificano, nel dolore, la vittima,
finché, resa degna di Dio con una morte pia,
è associata all'assemblea dei santi.

Invocando il tuo nome
la morte ferma la sua spada,
ed allontana le sue febbri
l'aria ammorbata.

Proteggi la tua nazione dai contagi,
o Rocco, e soprattutto
difendi dagli ancor più nocivi mali dell'anima
coloro che ti invocano.

Alta lode sia al Padre onnipotente,
alta lode sia al Figlio suo unigenito;
uguale adorazione sia ovunque resa
a te, Spirito Santo, in eterno. Amen.

1° antifona Messo alla prova fu trovato perfetto, onore a lui per sempre.

Salmo 14
Signore, chi abiterà nella tua tenda? *
Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Colui che cammina senza colpa, *
agisce con giustizia e parla lealmente,

non dice calunnia con la lingua, +
non fa danno al suo prossimo *
e non lancia insulto al suo vicino.

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, *
ma onora chi teme il Signore.

Anche se giura a suo danno, non cambia; +
presta denaro senza fare usura, *
e non accetta doni contro l'innocente.

Colui che agisce in questo modo *
resterà saldo per sempre.

1° antifona Messo alla prova fu trovato perfetto, onore a lui per sempre.

2° antifona Per gli amici di Dio grazia e misericordia: egli protegge i suoi santi.

Salmo 111
Beato l'uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
la discendenza dei giusti sarà benedetta.

Onore e ricchezza nella sua casa, *
la sua giustìzia rimane per sempre.

Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono, misericordioso e giusto.
Felice l'uomo pietoso che da in prestito, *
amministra i suoi beni con giustizia.

Egli non vacillerà in eterno: *
il giusto sarà sempre ricordato.

Non temerà annunzio di sventura, *
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme, *
finché trionferà dei suoi nemici.

Egli dona largamente ai poveri, +
la sua giustizia rimane per sempre, *
la sua potenza s'innalza nella gloria.

L'empio vede e si adira, +
digrigna i denti e si consuma *
ma il desiderio degli empi fallisce.

2° antifona Per gli amici di Dio grazia e misericordia: egli protegge i suoi santi.

3° antifona Un canto nuovo cantavano i santi davanti a Dio e all'Agnello:
il loro inno risuonava sulla terra.

Cantico (Ap. 15,3-4)
Grandi e mirabili sono le tue opere, +
o Signore Dio onnipotente; *
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!

Chi non temerà il tuo nome, +
chi non ti glorificherà o Signore? *
Tu solo sei santo!

Tutte le genti verranno a te, Signore, +
davanti a te si prostreranno, *
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.

3° antifona Un canto nuovo cantavano i santi davanti a Dio e all'Agnello:
il loro inno risuonava sulla terra.

Lettura breve Rom. 8, 8, 28-30 Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.

RESPONSORIO BREVE
Il Signore è buono * e ama la giustizia.
Il Signore è buono e ama la giustizia.
Guarda i buoni con amore
e ama la giustizia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Il Signore è buono e ama la giustizia.

Ant. al Magn. Si fece povero e forestiero ed ebbe in eredità la dimora celeste.

INTERCESSIONI Preghiamo Dio Padre perché ci faccia partecipi del gaudio eterno, dicendo:
Concedi a noi, o Padre, i frutti della risurrezione di Cristo.

Ti preghiamo per tutti i cristiani, affinchè perseverino nella fede
- e siano fortificati dal tuo Spirito di amore.

Sostieni il Papa e i Vescovi perché siano fedeli e coraggiosi ministri del Vangelo,
zelanti nel procurare il bene degli sofferenti
- e, come collaboratori del mistero della salvezza, indichino che l'uomo è figlio di Dio, creato per il cielo.

Conferma nei malati la tua grazia e il tuo amore
- e fa' che trovino carità e giustizia in coloro che li assistono.

Concedi a tutti gli uomini di godere nella pace i frutti del loro lavoro
- e di ricevere da te il premio delle loro buone opere.

Apri le braccia della tua misericordia ai moribondi e ai defunti
- trasfigura il loro corpo a immagine del corpo glorioso di Cristo.

Padre nostro.

ORAZIONE Il tuo amore, o Padre, accompagni sempre la Chiesa ancora pellegrina sulle strade del mondo, perché, sull'esempio di San Rocco, possa portare i frutti di una carità operosa al servizio dei poveri e dei sofferenti. Per il nostro Signore.

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