martedì 24 maggio 2011

25 MAGGIO
SAN CANIO, VESCOVO
patrono della Città e dell' Archidiocesi di Acerenza


Cripta della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio. Acerenza

Nacque a Iulia (Cartagine) nella prima metà del III secolo. Non conosciamo molto circa l'infanzia e la giovinezza del santo. Per il resto la sua biografia ci è stata tramandata nella Passio Sancti Canionis, documento conservato nella cattedrale di Acerenza, e da altri documenti agiografici.
Durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano il vescovo Canio, avendo rifiutato di fronte al Prefetto Pigrasio di venerare gli idoli e di riconoscere la divinità dell'imperatore, fu sottoposto a torture di ogni tipo e imprigionato nella speranza che la fame, gli stenti e le torture piegassero la sua resistenza. Si narra che il futuro santo tra gli stenti continuava nel carcere ad annunciare il Vangelo e a convertire con la parola e la sofferenza quanti lo avvicinavano.
Informato della ostinata resistenza del prigioniero il Prefetto lo condannò alla decapitazione. Un violento nubifragio accompagnato da terremoti spaventò i soldati ed il boia i quali si dettero alla fuga. Il vescovo Canio con alcuni fedeli poté così imbarcarsi su un vecchio natante e con quello fortunosamente approdò nei pressi del Volturno.
Ad Atella (l'attuale Sant'Arpino), dove predicò il Vangelo, gli sono attribuiti molti miracoli. Nell'anfiteatro di Atella un uomo in fin di vita per una angina pectoris si disse guarito al tocco delle mani del santo. Una donna cieca di nome Eunemia ottenne la vista, un ragazzo posseduto dai demoni ne fu liberato.
Ormai vecchio e malato il vescovo Canio si ritirò in un eremo, dormendo in un folto roveto dove lo colse la morte. Il vescovo Elpidio, informato prodigiosamente della morte del santo, eresse sul luogo un piccolo tempio per custodirne le venerate spoglie.
Intorno all'800 il vescovo di Acerenza Leone costruisce la sua cattedrale su i resti di un antico ciborio e trasla da Atella il corpo di san Canio. Nel 1080 secondo il cronista Lupo Protospata, inventum est corpus Canionis, è stato ritrovato il corpo di san Canio e sotto la protezione del santo pone la nuova cattedrale e la diocesi. Nel 1543 in occasione della visita pastorale del cardinale Saraceno risulta a verbale che il prelato con altri notabili ecclesiastici e laici
« venne di mattino dove si trova l'altare maggiore nel quale è deposto il Sacro Corpo di San Canio martire come gli fu detto da tutti, come questo non poteva essere visto perché è sotto l'altare maggiore fabbricato »

Nel deambulatorio della Cattedrale attualmente sotto l'altare di san Canio si conserva il pastorale del santo vescovo, ritenuto miracoloso. L'esposizione e la venerazione di questa reliquia testimonia la consapevole vocazione all'evangelizzazione della diocesi di Acerenza: infatti diventerà punto di riferimento importante per la storia civile e religiosa del mezzogiorno d'Italia.
Altri luoghi dove si venera San Canio sono Calitri, in provincia di Avellino, all'interno della cui chiesa parrocchiale è custodita la reliquia di un dito; oltre alla venerazione di San Canio, la cui parrocchia si trova a Sant'Arpino, nella provincia di Caserta, ove si svolge, il martedì in Albis, una festa religiosa di origini pagane alla quale intervengono gli abitanti dei paesi vicini.

INVITATORIO
Ant. Con il nostro patrono, il vescovo Canio, acclamiamo a Cristo, buon Pastore, alleluia.

Ufficio delle letture


SECONDA LETTURA
Dalla «Preghiera pastorale» del beato Aelredo, abate
(nn.8.10; ediz. di A. Wilmart in "Revue benedictine", 1925)
Preghiera dei prelati per i proprì sudditi
Misericordioso Dio nostro, ascoltami benigno per essi. A questa preghiera mi spinge la missione paterna che mi hai affidato, mi inclina l'affetto, mi incoraggia la considerazione della tua bontà. Tu sai, dolce Signore, quanto li ami, come si effonda in essi il mio cuore, come li ricopra con la mia tenerezza. Tu sai, mio Signore, che non comando loro con durezza né con violenza, che preferisco giovar loro nella carità piuttosto che dominarli, sottomettermi loro nell'umiltà ed essere con l'amore in mezzo a loro come uno di loro. Ascoltami dunque, ascoltami, Signore Dio mio, perché "i tuoi occhi siano aperti" su di loro "notte e giorno" (1 Re 8, 29). Apri, o piissimo, le tue ali e proteggili (cfr. Dt 32, 11), stendi la tua destra santa e benedicili; infondi nei loro cuori il tuo Spirito Santo, che li conservi "nell'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace" (Ef 4, 3), nella castità della carne e nell'umiltà dell'anima.
Che questo stesso Spirito li assista quando pregano, che l'abbondanza del tuo amore li colmi nell'intimo, che la soavità della compunzione ricrei le loro menti, che la luce della tua grazia illumini i loro cuori; la speranza li sollevi, il timore li umili, la carità li infiammi. Lui stesso, il tuo Spirito, suggerisca loro le preghiere che tu propizio vuoi esaudire.
Che il tuo dolce Spirito sia in essi quando meditano, perché illuminati da lui, conoscano te e rimanga impresso in loro il ricordo di colui che invocheranno nelle avversità e consulteranno nel dubbio. Che questo pio Consolatore vada loro incontro e li sostenga quando sono provati nella tentazione e soccorra la loro debolezza nelle angustie e tribolazioni della vita.
Dolce Signore, che con l'aiuto del tuo Spirito essi siano in pace, modesti e benevoli con se stessi, con i fratelli e con me; che si obbediscano, si servano, si sopportino a vicenda (cfr. Col 3, 13). Che siano "ferventi nello spirito... lieti nella speranza" (Rom 12, 11-12), costanti nella povertà, nel-l'astinenza, "nelle fatiche, nelle veglie" (2 Cor 6, 5), nel silenzio e nella quiete.
Sii in mezzo a loro secondo la tua fedele promessa e poiché tu sai ciò di cui hanno bisogno, ti supplico di consolidare ciò che in essi è debole, di non rigettare ciò che è fiacco; risana ciò che è infermo, rallegra le loro tristezze, rianima i tiepidi, conferma ciò che è instabile, così che tutti si sentano aiutati dalla tua grazia nelle loro necessità e tentazioni.
Io li affido alle tue sante mani e alla tua tenera provvidenza. Che nessuno li rapisca dalla tua mano (cfr. Gv 10, 28), né da quelle del tuo servo cui li affidasti, ma che perseverino gioiosamente nel loro santo proposito e, perseverando, ottengano la vita etema: con il tuo aiuto, o dolcissimo Signor nostro, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

RESPONSORIO 1 TS 1.2.4.6.5
Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente: noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui. * E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo, alleluia.
Il nostro vangelo non si è diffuso tra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo, e con profonda convinzione, e ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolta la parola con la gioia dello Spinto Santo, alleluia.

ORAZIONE O Dio, che nel vescovo san Canio hai dato alla Chiesa un pastore mirabile per dottrina e santità di vita, concedi a noi, che lo veneriamo maestro e protettore, di ardere davanti a te per la fiamma di carità e di splendere davanti agli uomini per la luce delle buone opere. Per il nostro Signore.

Lodi mattutine

LETTURA BREVE 1 COR, 14-16
Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste avere infatti anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il vangelo. Vi esorto dunque, fatevi miei imitatori!

RESPONSORIO BREVE
Per loro io consacro me stesso, * perché siano anch'essi consacrati nella verità.
Per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.
Per conto mio mi prodigherò volentieri,
perché siano anch'essi consacrati nella verità.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.

Ant. al Ben. Sarò io il pastore del mio gregge, cercherò chi è perduto, ricondurrò chi è lontano.

INVOCAZIONI      All'inizio di questo nuovo giorno invochiamo Cristo, buon pastore, che nel vescovo Canio ha donato alla Chiesa un'immagine viva del suo amore misericordioso: Salva il tuo popolo, Signore.

Cristo Signore, che in san Canio hai scelto un fedele pastore per la tua Chiesa,
- fa' che viviamo sempre in comunione di fede e di amore con il nostro Arcivescovo N.

Pastore eterno, che sei stato mandato dal Padre a portare il lieto annunzio ai poveri e ai sofferenti,
- fa' che, guidati dallo Spirito,
continuiamo nella Chiesa la tua missione verso i nostri fratelli sofferenti.

Custode e Guida delle nostre anime,
che mediante il tuo Spirito ci ricordi interiormente tutto ciò che hai insegnato in parole e opere,
- ravviva la fede di questa tua famiglia,
perché, unita nel medesimo vincolo di amore e di pace, dia buona testimonianza del tuo regno.

Sacerdote sommo, che hai dato te stesso per la vita del mondo
e nell'Eucaristia rinnovi continuamente il tuo sacrificio,
- concedi che neppure uno di quelli che il Padre ti ha dato vada perduto.

Padre nostro.

ORAZIONE O Dio, che nel vescovo san Canio hai dato alla Chiesa un pastore mirabile per dottrina e santità di vita, concedi a noi, che lo veneriamo maestro e protettore, di ardere davanti a te per la fiamma di carità e di splendere davanti agli uomini per la luce delle buone opere. Per il nostro Signore.

Terza LETTURA BREVE Ebr 10, 5.7.14
Entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Allora ho detto: Ecco io vengo per fare, o Dio, la tua volontà». Con un'unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.

Offri olocausti con gioia, alleluia.
E sacrificò vittime di ringraziamento e di lode, alleluia.

Sesta LETTURA BREVE Ebr 4,15
Non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, come noi, escluso il peccato.

Costituirò sopra il mio gregge pastori che lo guidino al pascolo, alleluia.
Le mie pecore non dovranno più temere: non ne mancherà neppure una, alleluia.

Nona LETTURA BREVE Ebr 4, 14.16
Poiché abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno.

Il ricordo dei santi sia in benedizione, alleluia.
Le loro ossa rifioriscano dalle tombe e il loro nome si perpetui nei figli, alleluia.

Orazione come alle Lodi mattutine.

VESPRI

LETTURA BREVE Ebr 13, 6-9a. 17
Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l'esito del loro tenore di vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine varie e peregrino. Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano per le vostre anime, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.

RESPONSORIO BREVE
Dio mi è testimone del profondo affetto che ho per tutti voi, * nell'amore di Cristo.
Dio mi è testimone del profondo affetto che ho per tutti voi, nell'amore di Cristo.
Perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più, nell'amore di Cristo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dio mi è testimone del profondo affetto che ho per tutti voi, nell'amore di Cristo.

Ant. al Magn. Tutto feci per il Vangelo, ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede, ho dispensato i misteri di Dio; il Signore mi ha dato la corona di giustizia che ha promesso a quelli che lo amano.

INTERCESSIONI
Nell'ora vespertina, in cui il Signore Gesù, Pastore eterno, consumò sulla croce il mistero del suo amore e lo affidò alla Chiesa nella celebrazione eucaristica, supplichiamolo di cuore: Conservaci, Signore, nel tuo amore.

Rinnova con il dono dello Spirito Santo il collegio episcopale, il nostro Arcivescovo N.,
i presbiteri, i diaconi:
- dopo aver predicato agli altri, siano essi stessi trovati fedeli nel tuo servizio.

Concedi ai tuoi fedeli di essere sale della terra e luce del mondo:
- e annunzino con le parole e le opere le meraviglie del tuo amore.

Fa' che, sull'esempio del santo vescovo Canio, ti riconosciamo presente in ogni uomo,
- e ti serviamo in modo speciale nei poveri e nei sofferenti.

Tu che hai chiamato il vescovo Canio a seguire più da vicino le tue orme,
- fa' che non manchino nella tua Chiesa i testimoni della radicalità evangelica.

Ti raccomandiamo i nostri vescovi e tutti i sacri ministri, che hai chiamato a te da questa vita,
- fa' che cantino in eterno la tua lode nella liturgia del cielo.

Padre nostro.

ORAZIONE O Dio, che nel vescovo san Canio hai dato alla Chiesa un pastore mirabile per santità di vita, concedi a noi, che lo veneriamo maestro e protettore, di ardere davanti a te per la fiamma di carità e di splendere davanti agli uomini per la luce delle buone opere. Per il nostro Signore.

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