LORENZO MILANI:
SEMBRAVA DI ESSERE IN PARADISO
SEMBRAVA DI ESSERE IN PARADISO
Firenze, 10 aprile 1944
Cara mamma,
dopo una settimana di queste vacanze ci vorrebbe un mese di vacanza per rimettersi della vacanza. Però in compenso s'è fatto un mucchio di bellissime cose. Non ultima che sabato ho fatto da Suddiacono. La mattina alle 5 si andava alle parrocchie a fare le funzioni. Io con altri 4 e il Sig. Rettore o Vicerettore si andava a farle alle monache carmelitane di Careggi di clausura.
Che era una bellezza perché si faceva tutto in una chiesa perfettamente vuota e senza che ci vedesse nessuno perché le monache non ci possono vedere. Si sentiva solo il loro angelico canto venire da non si sa dove. Io tutto vestito di lino con sopra una dalmatica di tela d'oro colato, ho cantato l'Epistola nel tono solenne che le monache non avevano certo mai sentito così bene. Mi batteva un po' il cuore e dice che si sentiva anche dalla voce, ma è andato tutto bene. Non ho sbagliato neanche una cerimonia e s'è fatto tutto così bene che sembrava di essere in Paradiso. Una cappella che si poteva mangiare sul pavimento e una biancheria abbagliante e tutti i giorni nuova.
Poi dopo di corsa giù per i campi che erano tutti pieni di peschi e mandorli e arrivare appena in tempo in Duomo e rifare tutto da capo 10 volte più lungo e solenne fino all'una. Dove facevo le cerimonie fino al momento di cantare e poi andavo in cantoria a fare, questa volta io, la voce angelica. Il pomeriggio di nuovo a cantare in Duomo e la sera a servire e cantare a S. Frediano. E la notte a studiare il canto e le cerimonie. In compenso si mangia lucullianamente e si ha meno fame per il caldo, dunque mandami molto meno mangiare che mi avanza un'intera settimana in più.
Ieri ho parlato con un soldato tedesco per la strada che è un sacerdote. Molto interessante. Chi sa cosa direbbe Adriano se mi vedesse per la strada baciare la mano a un soldato tedesco! I suoi compagni ci son rimasti annichiliti.
Io sto molto bene e voi? Cosa ne è della casa? Non chiedere e non far chiedere per piacere che io venga a casa. Sai che farei una pazzia per venire da voi, ma mi pare che non stia bene. Nessuno va a casa e è per un'eccezione eccezionale che ora esistono tante vacanze che prima non c'erano che 7 giorni all'anno. E quando si prende un impegno bisogna prenderlo fino in fondo. E l'entrare in Seminario è un impegno a stare in Seminario. Tu vedessi che altare ho preparato per Pasqua pieno di fiori bianchi di mandorlo e calle e tromboncini bianchi. Li ho comperati coi soldi della colletta quando sono andato a portare l'acqua benedetta nelle camere e un mazzo me li hanno mandati i Giovani d'Azione cattolica (commovente pensiero).
Tanti baci a tutti.
Lorenzo ch.
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