domenica 16 ottobre 2011

Indignati, Santa Sede:

"Ferma condanna"
"Offesa la sensibilità dei credenti"

Nel corso delle violenze presa d'assalto la chiesa dei Santi Marcellino e Pietro. Distrutta una statua della Madonna


foto LaPresse
13:31 - "Esprimiamo condanna per le violenze immotivate e gli atti di offesa alla sensibilità dei credenti". Così p. Federico Lombardi, portavoce vaticano, commenta i disordini a Roma, che hanno visto presa d'assalto e vandalizzata anche la chiesa di San Marcellino e Pietro. "E' stata offesa gravemente la sensibilità rispetto alla fede dei credenti. Un'offesa che si aggiunge alle altre, frutto di una violenza immotivata" ha aggiunto Lombardi.
Interpellato su quanto accaduto, Lombardi, nelle sue parole, richiama l'episodio avvenuto nel pomeriggio di sabato nella parrocchia di San Marcellino e Pietro, poco distante da San Giovanni, che è stata presa d'assalto. Alcuni manifestanti violenti, entrati nella sala della casa parrocchiale, hanno preso un crocefisso e una Madonna di Lourdes e li hanno distrutti in strada."E' stata offesa gravemente la sensibilità rispetto alla fede dei credenti. Un'offesa che si aggiunge alle altre, frutto di una violenza immotivata".




ANDREA TORNIELLI  

Cari amici, quanto è accaduto ieri tra piazza San Giovanni e via Merulana (dove abito quando sono a Roma) è davvero inquietante. Non centinaia, ma migliaia di giovani violenti e organizzati – gli unici veramente organizzati – hanno messo a ferro e fuoco un quartiere, ferito poliziotti, incendiato auto, sfondato vetrine. E preso d’assalto i locali di una parrocchia, profanando un crocifisso e una statua di Maria.
Fa impressione vedere quella statua in frantumi sull’asfalto. I black bloc sono entrati bestemmianto, hanno usato violenza verso chi difendeva le statue, le hanno distrutte. Fa impressione perché ci troviamo a poche centinaia di metri da San Giovanni in Laterano, la basilica del vescovo di Roma, cioà del Papa. E a poche centinaia di metri dalla più antica basilica mariana, Santa Maria Maggiore, dove si venera l’antica icona della Salus Populi Romani.

Siamo nel cuore antico della cristianità. Eppure abbiamo visto accadere ciò che è accaduto. I black bloc con le loro premeditate azioni devastanti, hanno rovinato la pacifica manifestazione di centinaia di migliaia di persone “indignate” per la crisi e per come certa politica (non) l’affronta. Con le loro violenze organizzate hanno fatto un favore ai signori della finanza internazionale. Il miglior regalo possibile.

Un tempo, quando in Italia c’era una sinistra seria, i grandi cortei avevano un loro servizio d’ordine interno: persone fisicamente capaci che garantivano l’isolamento agli eventuali infiltrati facinorosi, che invece ieri, hanno potuto coprirsi le spalle nella grande fiumana dei manifestanti pacifici, anche se in molti casi sono stati da loro contrastati. Ma il vero servizio d’ordine, efficace, efficiente, ce l’avevano loro, i black bloc.
Chi sono questi nuovi violenti? Chi ha fatto sì che soltanto in Italia sia accaduto ciò che non è accaduto negli Usa, in Germania e in tantissimi altri Paesi dove ieri sono scesi in piazza milioni di persone per protestare? Chi sono e che cosa vogliono, se non distruggere tutto ciò che incontrano nella loro strada, bruciando auto che poveri cristi non hanno ancora finito di pagare? E perché hanno devastato anche una chiesa e una parrocchia, cioè un luogo dove i poveri sono aiutati e sostenuti?

Poco fa al Tg1 il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, ha detto che chi ha distrutto la statua lo ha fatto in preda alla rabbia per la condizione in cui vive, aggiungendo di sperare che non lo abbia fatto come un vero atto di profanazione. Mi spiace non essere d’accordo con il cardinale. Non credo che vi siano condizioni – pur difficili – che possano servire per spiegare la devastazione che abbiamo visto in atto a Roma. E non credo che si entri in una parrocchia distruggendo delle immagini sacre senza sapere che cosa si fa.

Bisogna individuare gli autori delle violenze. Arrestarli e sperare che qualche magistrato non li mandi subito liberi…

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