sabato 2 giugno 2012

famiglia

Autogol di immagine allo stadio di Milano


Davvero un brutto autogol, una beffa: esporre la maxi bandiera simil-orgoglio gay alle spalle del palco del Papa, proprio nel contesto dell'incontro mondiale delle famiglie. Capisco che la scelta dei colori serviva come tema e come identificativo delle varie zone pastorali (e dei 7 doni dello Spirito Santo, ecc..), ma possibile - ci si chiede - che a Milano siano così provinciali da non sapere che le immagini del Papa allo stadio avrebbero fatto il giro del mondo? E non si rendono conto che il simbolo da loro esposto (con probabile totale ingenuità) viene decodificato in tutti i paesi occidentali non come "la bandiera della pace", ma come Rainbow flag, l'arcobaleno dell'orgoglio omosessuale? Proprio così. E non a caso si chiama "Coordinamento Arcobaleno" il gruppo che protesta contro la visita papale di questi giorni, in nome della "pluralità" della famiglia, contro l'ideologia cristiana che ne propone un solo tipo! Non vengono forse contrabbandate come "famiglie arcobaleno" quelle con due papà o due mamme? (leggere qui). Ma allora, come si fa ad essere così ingenui!!
Chissà quanti americani o australiani, vedendo le foto di San Siro, penseranno ad una manifestazione contro il Papa, rimanendo stupiti di osservare, nello stadio gremito di giovani cattolici, innalzarsi il vessillo che a loro parla di tutt'altro, ma non certo di famiglia-basata-sul-matrimonio-fra-uomo-e-donna!
Siamo tutti sicurissimi che non c'era intenzione cattiva nei giovani organizzatori del segno di accoglienza, ma non si può lasciare alla spensieratezza giovanile la regia di simboli e gesti che devono essere limpidi e univoci, soprattutto perché destinati ad arrivare - senza tante spiegazioni - direttamente nelle case di cattolici di cultura, estrazione, lingua e provenienza diversissime.
L'autogol comunicativo è grosso, un assist maldestro servito dai collaboratori del Card. Scola (che non può mica vigilare su tutto...), eppure siamo convinti che Benedetto XVI, alla fine, vincerà la partita.


Testo preso da: Cantuale Antonianum http://www.cantualeantonianum.com/#ixzz1weBSNM00
http://www.cantualeantonianum.com/

A SAN SIRO ACCOLGONO IL PAPA CON LA BANDIERA DELL'ORGOGLIO OMOSESSUALE!

tratto da : http://fidesetforma.blogspot.it/

Il cervello degli organizzatori ha preso il largo... di sicuro non con Pietro!
di Francesco Colafemmina

Sembra quasi fatto apposta. Anzi, forse è proprio fatto apposta. A San Siro nell'ambito del VII incontro mondiale delle famiglie il Papa viene accolto da un'enorme bandiera che ricalca quella dell'orgoglio omosessuale. L'idea - balorda - nasce dalla volontà di dare un colore ad ogni "zona pastorale" di Milano. Così abbiamo le seguenti zone:


1. Zona pastorale di Milano: ROSSO
2. Zona pastorale di Varese: LILLA
3. Zona pastorale di Lecco: ARANCIONE
4. Zona pastorale di Rho: AZZURRO
5. Zona pastorale di Monza: BLU
6. Zona pastorale di Melegnano: VERDE
7. Zona pastorale di Sesto San Giovanni: GIALLO

Vediamo i colori originari della bandiera dell'orgoglio omosessuale (rainbow flag) così come creata nel 1978 da Gilbert Baker:

Rosso - Arancione - Giallo - Verde - Azzurro - Blu - Lilla

Ci sono proprio tutti! E sono anche messi in ordine (se non fosse per il lilla che è in cima invece che al fondo). La bandiera cosiddetta della Pace, altro simbolo borderline introdotto in Italia dai partiti di sinistra a ridosso della guerra in Iraq e diventata presto scettro dei vari don Zanottelli, don Gallo, don Ciotti, ha invece i colori posti in ordine inverso.
La bandiera della Pace: i colori sono invertiti rispetto a quella gay
Evidentemente qualcuno avrà voluto irridere le famiglie formate da un uomo e da una donna esibendo trionfante dinanzi al Santo Padre, il simbolo osceno di chi considera la famiglia una mera ideologia da superare... Complimenti!

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