sabato 26 maggio 2012

san filippo neri

26 MAGGIO
S. FILIPPO NERI



Invitatorio
Ant. Venite adoriamo il Re dei Re, che ci ha radunati nella Chiesa sua santa, alleluia.

Ufficio delle Letture

inno
Chi vuol saper qual è la mia speranza
che mi fa star contento,
di cui la rimembranza
mi fa dolce ogni stento,
la mia speme e il mio amore
è Gesù Crocifisso, mio Signore.

Chi vuol saper la vita del cor mio
Ond'io sto vivo amando,
ch'io stimai tanto,                                                             
ch'io posi ogni cosa in bando,
la mia vita, il mio amore
è Gesù Crocifisso, mio Signore.

Chi vuol saper la mia bellezza amata
Che dentro il cuor m'ha preso,
e di fiamma beata
m'ha l'arso petto acceso?
La bellezza e il mio amore
è Gesù Crocifisso, mio Signore.



Ant. 1 Desideravo vivere i tuoi comandamenti, Signo­re: davanti a te i pensieri del mio cuore, alleluia.
Ant. 2 Quanto sono amabili le tue dimore, Signore: l'anima mia languisce e brama i tuoi atri, alleluia.
Ant. 3 Coloro che abitano nella tua casa, Signore, ti loderanno nei secoli dei secoli, alleluia.

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco (TP alleluia).
Abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita (TP alleluia).

prima lettura Dal libro del Siracide (51, 15-38)
Darò gloria a colui che mi dona la sapienza
"Io loderò sempre il tuo nome; canterò inni a te con riconoscenza". La mia supplica fu esaudita; tu mi salva­sti infatti dalla rovina e mi strappasti da una cattiva situa­zione. Per questo ti ringrazierò e ti loderò, benedirò il nome del Signore.
Quando ero ancora giovane, prima di viaggiare, ricer­cai assiduamente la sapienza nella preghiera. Davanti al santuario pregando la domandavo, e sino alla fine la ri­cercherò. Dal suo fiorire, come uva vicino a maturare, il mio cuore si rallegrò.
Il mio piede si incamminò per la via retta: dalla giovinezza ho seguito le sue orme. Chinai un poco l'orecchio per riceverla; vi trovai un insegnamento abbondante. Con essa feci progresso; renderò gloria a chi mi ha concesso la sapienza. Sì, ho deciso di metterla in pratica; sono sta­to zelante nel bene, non resterò confuso. La mia anima si è allenata in essa; fui diligente nel praticare la legge. Ho steso le mani verso l'alto, ho deplorato che la si ignori.
A lei rivolsi il mio desiderio; e la trovai nella purezza. In essa acquistai senno fin da principio; per questo non la abbandonerò. Le mie viscere si commossero nel ricer­carla; per questo ottenni il suo prezioso acquisto. Il Si­gnore mi ha dato in ricompensa una lingua, con cui lo loderò.
Avvicinatevi, voi che siete senza istruzione, prendete dimora nella mia scuola. Fino a quando volete rimanerne privi, mentre la vostra anima ne è tanto assetata?
Ho aperto la bocca e ho parlato: "Acquistatela senza denaro. Sottoponete il collo al suo giogo, accogliete l'istruzione. Essa è vicina e si può trovare. Vedete con gli occhi che poco vi faticai, e vi trovai per me una grande pace. Acquistate anche l'istruzione con molto denaro; con essa otterrete molto oro. Si diletti l'anima vostra della misericordia del Signore; non vogliate vergognarvi di lodarlo. Compite la vostra opera prima del tempo ed egli a suo tempo vi ricompenserà".

responsorio (cfr. 1 Tm. 2,1; 4,13; 1 Pt. 2,12)
Vi raccomando, figli, rimanete saldi nella vostra vo­cazione; dedicatevi alla lettura e all'insegnamento.
*   La vostra condotta tra le genti sia irreprensibile, alleluia.
Amate il decoro della casa di Dio.
La vostra condotta tra le genti sia irreprensibile, alleluia.

Oppure: Ricolmo di Spirito San Filippo dispose il suo cuore a un cammino di perfezione
* Con tutto il cuore amava il Signore, alleluia.
Lo Spirito del Signore gli diede sapienza e abbondan­te prudenza, dilatando il suo cuore.
Con tutto il cuore amava il Signore, alleluia.

Seconda Lettura Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo                (Disc. 171, 1-3. 5; PL 38, 933-935)
Rallegratevi nel Signore, sempre
L'Apostolo ci comanda di rallegrarci, ma nel Signore, non nel mondo. «Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio» (Gc 4, 4), come ci assicura la Scrittura. Come un uomo non può servire a due padroni, così nessuno può rallegrarsi contemporaneamente nel mondo e nel Signore.
Quindi abbia il sopravvento la gioia nel Signore, finché non sia finita la gioia nel mondo. Cresca sempre più la gioia nel Signore, mentre la gioia nel mondo diminuisca sempre finché sia finita. E noi affermiamo questo, non perché non dobbiamo rallegrarci mentre siamo nel mondo, ma perché, pur vivendo in questo mondo, ci rallegriamo già nel Signore.
Ma qualcuno potrebbe obiettare: Sono nel mondo, allora, se debbo gioire, gioisco là dove mi trovo. Ma che dici? Perché sei nel mondo, non sei forse nel Signore? Ascolta il medesimo Apostolo che parla agli Ateniesi e negli Atti degli Apostoli dice del Dio e Signore nostro creatore: «In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17, 28).
Colui che è dappertutto, dove non è? Forse che non ci esortava a questo quando insegnava: «Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla»? (Fil 4, 5-6).
E' una ineffabile realtà questa: ascese sopra tutti i cieli ed è vicinissimo a coloro che si trovano ancora sulla terra. Chi è costui, lontano e vicino al tempo stesso, se non colui che si è fatto prossimo a noi per la sua misericordia?
Tutto il genere umano è quell'uomo che giaceva lungo la strada semivivo, abbandonato dai ladri. Il sacerdote e il levita, passando, lo disprezzarono, ma un samaritano di passaggio gli si accostò per curarlo e prestargli soccorso. Lontano da noi, immortale e giusto, egli discese fino a noi, che siamo mortali e peccatori, per diventare prossimo a noi.
«Non ci tratta secondo i nostri peccati» (Sal 102, 10). Siamo infatti figli. E come proviamo questo? Morì per noi l'Unico, per non rimanere solo. Non volle essere solo, egli che è morto solo. L'unico Figlio di Dio generò molti figli di Dio. Si acquistò dei fratelli con il suo sangue. Rese giusti i reprobi. Donandosi, ci ha redenti; disonorato, ci onorò; ucciso, ci procurò la vita.
Perciò, fratelli, rallegratevi nel Signore, non nel mondo; cioè rallegratevi nella verità, non nel peccato; rallegratevi nella speranza dell'eternità, non nei fiori della vanità. Così rallegratevi: e dovunque e per tutto il tempo che starete in questo mondo, «il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla» (Fil 4, 5-6).

Responsorio    2 Cor 13, 11; Rm 15, 13
Fratelli, state lieti, cercate ciò che è perfetto, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace: * il Dio dell'amore e della pace sia con voi.
Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e serenità nella fede:
il Dio dell'amore e della pace sia con voi.

Oppure: Da "II dialogo della gioia cristiana" del cardinale Agosti­no Valier, vescovo.
(Agostino Valier, Philippus seu De Christiana Laetitia, edi­zione e traduzione di A. Cistellini, Brescia 1975, pp.103-109)
La gioia vera e intima è dono di Dio
II cardinale [Federico] Borromeo, rivolgendo il suo sguardo con grande giovialità al Padre [Filippo], disse: Dicci, Padre, brevemente e con chiarezza che cos'è la vera gioia?
Acconsento - rispose il Padre - a questa tua legittima richiesta, o figlio e ottimo cardinale.
La gioia vera e intima è un dono di Dio, effetto della buona coscienza, del disprezzo delle vanità esteriori, della contemplazione delle altissime verità. Si alimenta con la meditazione della morte, con la conversazione delle per­sone devote, con l'uso frequente dei santissimi sacramenti; si conserva con l'assidua vigilanza su di sé e sugli altri, con l'esercizio della beneficenza verso il prossimo, si ac­cresce rivolgendo quotidiane preghiere a Dio, con il cul­to della santissima Croce e con la venerazione e l'inter­cessione dei santi.
Questa lodevole e quanto mai desiderabile qualità del­l'anima, compagna delle virtù, non rifugge il dolore, è anzi la conclusione della tristezza che scaturisce dal pen­timento dei peccati e dall'intima devozione. La materia di questa gioia è tutto quanto cade sotto i nostri occhi, la paterna Provvidenza con cui l'altissimo Signore Iddio regola il cielo e la terra, di cui si rallegra chiunque è sag­gio, chiunque non si rovina con le sue mani, chiunque, com'è doveroso, aderisce sempre al volere di Dio. Il fine di questa gioia è l'accrescimento di essa fino a che di­venterà eterna, anzi gaudio senza fine nella patria cele­ste, perpetua dimora di tranquillità e di pace. È in contra­sto con la gioia della quale parliamo ogni peccato; anzi chi è schiavo del peccato, non potendo servire a Dio, tanto meno può servirlo in letizia. Vi ripugna soprattutto l'am­bizione; la ostacolano gli allettamenti della carne; ed è nemica della vera gioia la perni-ciosa seduzione del pia­cere. E ad essa soprattutto contraria la curiosità e l'intol­lerabile vanità di molti cortigiani, cui spesso vanno die­tro come misere gregarie la detrazione e la maldicenza.
Si conserva poi questo preziosissimo dono di Dio, la gioia, con l'ambrosia del cielo, il santissimo sacramento dell'Eucarestia, con la lettura e l'ascolto della parola di Dio, col ricordare l'esempio lasciateci dai santi e dalle sante.
Questo è il fine del nostro Oratorio, di questa nostra ecclesiastica consuetudine, il fine, ripeto, della nostra con­versazione, dei nostri sobri conviti nei quali mostriamo in quanta considera-zione la frugalità è tenuta. La nostra parsimonia, la nostra moderazione nell'abito, la nostra fuga dal mondo, le nostre meditazioni e i frequenti ser­moni sulla morte, più da desiderare che da fuggire, tutto porta proprio a questo: cioè al morire con la gioia dello spirito, a uscire contenti dal carcere quando il Signore vorrà; a pagare il tributo alla nostra natura di esuli figli di Èva, gementi in questa valle di lacrime, quando saremo chiamati, e andarcene alla patria celeste con animo tran­quillo e contento. Voglio sperare, figlioli, che un giorno noi in gran numero ci rivedremo in quella beata Gerusa­lemme, circonfusi di somma allegrezza, godendo del con­sorzio della Trinità santissima, ringraziando di tutto cuo­re il Padre nostro celeste per essere giunti là, tratti in sal­vo dalle varie vicissitudini di questa vita, come nel porto della pace e della eterna tranquillità.

responsorio ( Il Cor. 13,1; Rom. 15,13)
Fratelli, state lieti, tendete alla perfezione, fatevi co­raggio a vicenda, abbiate gli stessi senti-menti, vivete in pace. *   E il Dio dell'amore e della pace sarà con voi (TP alleluia).
II Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede.
E il Dio dell'amore e della pace sarà con voi (TP alleluia).

oppure: Da una lettera di san Filippo Neri a una sua nipote monaca
(San Filippo Neri, Gli scritti e le massime, a cura di p. A. Cistellini, pp. 68-73 passim)
Tenere l'ubbidienza santa per vera oraziane
Ora state attenta, figliola, quante brutte pelle ha l'ani­ma, che è necessaria col coltello de la disciplina santa risecarla al vivo da noi.
Onde giudicate se il lasciar se stessa basta farlo con un pensiero che di passaggio così ci vola una volta l'anno per la mente; o vero se ci vuol fuoco e ferro, ed esser severa contro se stessa, e a ogni ora andare con le forbici tagliando e col rasoio radendo quei fili sottili che spunta­no da la nostra carne; perché se con diligenza non stiamo a lo specchio dell'orazione mentale osservando come sor­gono, e li tolleriamo, e senza esamine di coscienza tra­passiamo negligentemente innante, vengono a crescere per lungo e per largo, e diventano alberi vecchi, con le barbe e radici tanto profonde che non si possono più svel­lere; ma bisogna tagliarli, e poi zapparvi attorno e andar levando la terra, sinché s'arrivi al basso, nel fondo dove stava abbar-bicato e abbracciato; che se nel principio, quan­do nasceva e appariva, si fosse spiantato, con due dita l'avreste svelto da la terra.
Non vorrei mettervi paura e farvi disperare dell'impre­sa; ma tutto ho voluto scoprirvi, per notificarvi che da voi sola non farete nulla, perche per vincere voi stessa ci bisogna una forza maggiore, che quella sola che potete metter voi. Ci vuole la virtù della grazia di Dio.
Poi innamoratevi dell'obbedienza santa, e questa vada innanzi a tutte le altre cose...
Siate amica dell'orazione, ma avvertite che orazione e comunione le desideriate quanto più si possano amare e desiderare, ma apparecchiata a lasciare l'una e l'altra per l'obbedienza, e tener l'obbedienza santa per vera orazio­ne, per quella comunione che intende il Signore; perché l'orazione e la comunione non s'ha da fare e da desiderare per quell'affetto dolce e devozione che vi trovate dentro (che così cerchereste voi stessa e non Dio), ma s'ha da frequentare l'una e l'altra, per essere umile, obbediente, mansueta e paziente, e quando queste cose ritrovate in voi, allora correte il frutto dell'orazione e della comunione.
E soprattutto vivete in pace con tutte.
Dilettatevi de la vita comune, fuggite tutte le singolarità, attendete a la purità del cuore, perché lo Spirito Santo abi­ta ne le menti candide e semplici, ed egli è il maestro del­l'orazione, e ci fa stare in continua pace e allegrezza ch'è un pregusto de' paradiso; così come l'ira e le discordie perseverando con l'animo amaro, è un'arra dell'inferno.
Dio vi dia grazia che vi concentriate tanto nel suo divino amore, e che intriate tanto dentro per la piaga del costato, nel vivo fonte de la sapienza di Dio umanato, che v'anne­ghiate voi stessa e il proprio amore e non ritroviate mai più strada da poterne uscir fuora. E là dentro ricordatevi di me, e pregate per me misero e infelice peccatore.

RESPONSORIO
Ferito dall'amore languiva sempre ripetendo: * Chi mi separerà dalla carità? Alleluia.
Sono certo che né morte né vita mi potrà separare dalla carità di Dio,
poiché egli rimane in me e io in lui.
Chi mi separerà dalla carità? Alleluia.

Inno Te Deum
   
ORAZIONE O Dio, che glorifichi i tuoi santi e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica, infondi in noi il fuoco del tuo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di San Filip­po Neri. Per il nostro Signore.

Deus, qui fideles tibi servos sanctitátis glória sublimáre non desístis, concede propitius, ut illo nos igne Spíritus Sanctus inflámmet, quo beati Filippi cor mirabíliter penetrávit. Per Dominum.

Deus, qui Beatum Philippum Confessorem tuum Sanctorum tuorum gloria sublimasti; concede propitius, ut cujus commemoratione laetamur, ejus virtutum proficiamus exemplo. Per Christum Dominum nostrum. R. Amen.
Illo nos igne Spiritus Sanctus inflammet (+) quo Sancti Philippi cor mirabiliter penetravit.


Lodi mattutine inno


Venite a benedir, cieli, il Signore
Che l'uom dove risplende
il lucente splendore
Delle virtù stupende,
cinto di sue virtù splendide e belle,
innalza con onor sopra le stelle.

Ecco or che il servo suo Filippo eletto,
fatto dal mondo fuora,
perché tenea nel petto
ogni virtù e onora,
dove più luce il ciel, fatto è beato,
di stelle e gioie e gigli coronato.

Beato è il servo, che fedele ha il cuore
e vigilante aspetta il suo Signore,
o che all'ora seconda o che alla sesta
de la notte molesta
torni all'albergo il suo Signor in fretta:
beato è il servo che vigilando aspetta.

Benedite il Signor fochi stellati,
Benedite il Signor gioie lucenti,
Benedite il Signor popoli e genti,
che Filippo nel ciel, fatto ha beato,
di stelle e gioie e gigli coronato.


Ant. 1 Nel mio cuore s'è acceso come un fuoco arden­te, e venni meno, non potendolo sopportare, alleluia.
Ant. 2 Ho corso per la via dei tuoi comandamenti, per­ché hai dilatato il mio cuore, alleluia.
Ant. 3 Lo Spirito Santo, venendo dal Cielo, penetrò nel suo cuore con un nuovo segno di santificazione, alleluia.

lettura breve (Ez. 36, 26-27) Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spi­rito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.

responsorio breve.
Oggi è migrato da questo mondo Filippo, gemma dei sacerdoti, *   alleluia, alleluia.
Oggi è migrato da questo mondo Filippo, gemma dei sa­cerdoti, alleluia, alleluia.
Tanti miracoli brillano per mezzo di lui, che vive nel cielo.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Oggi è migralo da questo mondo Filippo, gemma dei sa­cerdoti, alleluia, alleluia.

Ant. al Ben. In questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti;
                     e i suoi comandamenti non sono gravosi, alleluia.

invocazioni Fratelli carissimi, per l'intercessione del San Filippo Neri, esaltiamo Cristo Signore, e chiediamogli di servirlo in santità e giustizia per tutti i nostri giorni.
Acclamiamo insieme: Tu solo sei santo Signore.

Hai trasformato i discepoli del tuo Figlio con il fuoco della Pentecoste
- manda ancora lo Spirito nella tua Chiesa, perché ti sia fedele.

Tu che, battezzato nel Giordano, ricevesti l'unzione dello Spirito Santo,
- donaci di essere guidati, oggi e sempre, dalla grazia dello Spirito.

Donaci un cuore generoso,
- perché diventiamo segno e testimonianza della tua bontà.

Dona al nostro Vescovo, ai Sacerdoti e i Diaconi
e a tutti i fedeli della nostra Diocesi lo Spirito di orazione e di lode,
- perché tutta la nostra vita sia un rendimento di grazie a te.

Tu che hai reso Maria attenta alla tua parola e l'hai fatta tua fedele ancella,
- per sua intercessione concedi a noi i frutti dello Spirito Santo.

Padre nostro...

ORAZIONE O Dio, che glorifichi i tuoi santi e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica, infondi in noi il fuoco del tuo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di San Filip­po Neri. Per il nostro Signore.

ora media  Salmodia complementare
Terza
Ant. Mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero a Cristo Signore, alleluia.

LETTURA RREVE (Fil. 3, 7-8) Quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho con­siderato una perdita a motivo di Cristo. Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della cono­scenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho la­sciato perdere tutte queste cose e le considero come spaz­zatura, al fine di guadagnare Cristo.

Nessuna creatura potè mai separarmi dall'amore di Dio, alleluia.
In Cristo Gesù nostro Signore, alleluia.

Sesta
Ant. Dove i fratelli glorificano Dio in comunione tra loro, il Signore darà la benedizione, alleluia.

lettura breve Ef. 4, 1-3 Vi esorto io, il prigioniero del Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.

Sorse come profeta di salvezza, simile al fuoco, alleluia.
E la sua parola bruciava come fiaccola, alleluia.

Nona 
Ant. Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro, dice il Signore, alleluia.
lettura breve (Is. 56, 7)   Li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacri­fici saranno graditi sul mio altare, perché il mio tempio sarà chiamato casa di preghiera è per tutti i popoli.

Con gli occhi e con le mani sempre rivolti al cielo, alleluia.
II Padre Filippo non si distoglieva mai dall'orazione, alleluia.

ORAZIONE O Dio, che glorifichi i tuoi santi e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica, infondi in noi il fuoco del tuo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di San Filip­po Neri. Per il nostro Signore.

Deus, qui fideles tibi servos sanctitátis glória sublimáre non desístis, concede propitius, ut illo nos igne Spíritus Sanctus inflámmet, quo beati Filippi cor mirabíliter penetrávit. Per Dominum.

Deus, qui Beatum Philippum Confessorem tuum Sanctorum tuorum gloria sublimasti; concede propitius, ut cujus commemoratione laetamur, ejus virtutum proficiamus exemplo. Per Christum Dominum nostrum. R. Amen.
Illo nos igne Spiritus Sanctus inflammet (+)
quo Sancti Philippi cor mirabiliter penetravit.
Oratio Cardinalis Baronii ad Sanctum Philippum Nerium

Respice de coelo Sancte Pater ex illius montis celsitudine in hujus vallis humilitatem, ex illo quietis et tranquillitatis portu in calamitosum hoc mare, et vide illis benignissimis oculis quibus hujus saeculi discussa caligine clarius omnia intueris et perspicis, et visita custos diligentissime, vineam istam quam posuit et plantavit dextera tua tanto labore, sudore, periculis. Ad te itaque confugimus, a te opem petimus; tibi nos penitus totosque tradimus; te nobis patronum et defensorem adoptamus: suscipe causam salutis nostrae; tuere clientes tuos. Te ducem omnes appellamus; rege contra daemonis impetum pugnantem exercitum. Ad te, pientissime rector, vitae nostrae deferimus gubernacula. Rege naviculam hanc tuam, et, in alto collocatus, averte omnes cupiditatum scopulos, ut te duce et directore incolumes ad illum aeternae felicitatis portum pervenire possimus. Amen.

II Vespri  inno


Padre Filippo, Santo del sorriso,
cuore infuocato dall'amor di Dio,
noi supplichiamo che nella letizia
tu ci sia guida verso il Paradiso.

Spirito Santo t'arde dentro il cuore
da quando laico, nelle catacombe,
un globo ardente t'apparì in preghiera,
fuoco che svela l'intimo fervore.

Nell'Oratorio il tuo cuor conduce
quanti nel Cristo t'aman come Padre,
perché alla scuola della tua mitezza
siano nel mondo figli della luce.

Ora che siedi in cielo tra i beati,
a noi tuoi figli guarda con amore,
perché possiamo giungere alla gloria
a cui il Signore ci ha predestinati. Amen.


Ant. 1 II mio cuore e la mia carne hanno esultato nel Dio vivente.
Ant. 2 Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sem­pre Ant. 3 Ardeva il mio cuore nel mio petto; nella mia me­ditazione è divampato il fuoco.

lettura breve (1 Ts. 3, 12a. 13; 5, 16-18) II Signore vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, per rendere saldi e irreprensibi­li i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

responsorio breve
II suo ricordo non verrà meno. * Alleluia, alleluia.
Il suo ricordo non verrà meno, alleluia, alleluia.
II suo nome vivrà di generazione in generazione.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il suo ricordo non verrà meno, alleluia, alleluia.

Ant. al Magn. Venite, figli, ascoltatemi; v'insegnerò il timore del Signore, alleluia.

intercessioni  Imploriamo Dio Padre, fonte di ogni santità, perché, per l'intercessione e l'esempio di san Filippo, ci conduca alla vita eterna e diciamo: Rendici santi, perché tu sei santo.

Conferma nella carità tutto l'ordine sacerdotale,
- raccogli i tuoi fedeli nell'unità dello Spirito, mediante il vincolo della pace.

O Dio, che hai in mano i cuori e le intelligenze di tutti gli uomini,
- illumina i governanti perché ispirino le intenzioni e le opere alla sapienza del Vangelo.

Fa' che le nostre famiglie vivano in serena adesione ai tuoi voleri e in santa armonia,
- per essere il riflesso della tua unità d'amore nel verbo e nello Spirito.

Il tuo Spirito orienti i nostri pensieri e le nostre parole,
- perché le nostre comunità rimangano sempre nel tuo amore e nella tua lode.

Accogli nella tua pace i fedeli che si sono addormentati credendo e sperando in te,
- rendili partecipi della tua beatitudine insieme a Maria, a san Filippo e a tutti i santi.

Padre nostro...

ORAZIONE     O Dio, che glorifichi i tuoi santi e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica, infondi in noi il fuoco del tuo Spirito, che infiammò mirabilmente il cuore di San Filip­po Neri. Per il nostro Signore.

Deus, qui fideles tibi servos sanctitátis glória sublimáre non desístis, concede propitius, ut illo nos igne Spíritus Sanctus inflámmet, quo beati Filippi cor mirabíliter penetrávit. Per Dominum.

Deus, qui Beatum Philippum Confessorem tuum Sanctorum tuorum gloria sublimasti; concede propitius, ut cujus commemoratione laetamur, ejus virtutum proficiamus exemplo. Per Christum Dominum nostrum. R. Amen.
Illo nos igne Spiritus Sanctus inflammet (+) quo Sancti Philippi cor mirabiliter penetravit.
Litaniae Sancti Philippi Nerii



Kyrie eleison.Christe eleison.
Kyrie eleison.

Christe, audi nos.
Chiste, exaudi nos.

Pater de coelis Deus, miserere nobis.
Fili, Redemptor mundi,
Spiritus Sancte, Deus,
Sancta Trinitas, unus Deus,

Sancta Maria, ora pro nobis.Sancta Dei Genitrix, ora pro nobis.
Sancta Virgo virg
inum, ora pro nobis.
Sancte Philippe, ora pro nobis.
Vas Spiritus Sancti, ora pro nobis.
Apostolus Romae, ora pro nobis.
Consiliarius Pontificis, ora pro nobis.
Vox fatidica, ora pro nobis.
Vir prisci temporis, ora pro nobis.
Sanctus amabilis, ora pro nobis.
Heros umbratilis, ora pro nobis.
Pater suavissimus, ora pro nobis.
Flos puritatis, ora pro nobis.
Martyr charitatis, ora pro nobis.
Cor flammigerum, ora pro nobis.
Discretor spirituum, ora pro nobis.
Gemma sacerdotum, ora pro nobis.
Vitae divinae speculum, ora pro nobis.
Specimen humilitatis, ora pro nobis.
Exemplar simplicitatis, ora pro nobis.
Lux sanctae laetitiae, ora pro nobis.
Imago pueritiae, ora pro nobis.
Forma senectutis, ora pro nobis.
Rector animarum, ora pro nobis.
Piscator fluctuantium, ora pro nobis.
Manuductor pupillorum, ora pro nobis.
Hospes Angelorum, ora pro nobis.

Qui castitatem adolescens coluisti, ora pro nobis.
Qui Romam divinitus petiisti, ora pro nobis.
Qui multos annos in catacumbis delituisti, ora pro nobis.
Qui ipsum Spiritum in cor recepisti, ora pro nobis.
Qui mirabiles ecstases sustinuisti, ora pro nobis.
Qui parvulis amanter serviisti, ora pro nobis.
Qui peregrinantium pedes lavasti, ora pro nobis.
Qui martyrium ardentissime sitiisti, ora pro nobis.
Qui Verbum Dei quotidianum distribuisti, ora pro nobis.
Qui tot corda ad Deum allexisti, ora pro nobis.
Qui sermones dulces cum Maria contulisti, ora pro nobis.
Qui emortuum ab inferis reduxisti, ora pro nobis.
Qui domos tuas in omni regione constituisti, ora pro nobis.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, parce nobis, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, exaudi nos, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.

V. Ora pro nobis, Sancte Philippe.R. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
Oremus. Deus, qui Beatum Philippum Confessorem tuum Sanctorum tuorum gloria sublimasti; concede propitius, ut cujus commemoratione laetamur, ejus virtutum proficiamus exemplo. Per Christum Dominum nostrum. R. Amen.
Illo nos igne Spiritus Sanctus inflammet (+) quo Sancti Philippi cor mirabiliter penetravit.

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