Ferragosto è una festa fascista
Andiamo con ordine, però. Ferragosto, come termine, è
di origine latina e deriva da feriae Augusti (riposo di Augusto) termine che
indicava una festività istituita, per l'appunto, dall'imperatore
Augusto nel 18 a.C. per celebrare i raccolti e la fine dei
principali lavori agricoli. L'idea sottostante era quella di istituire una
festa che collegasse le altre feste agostane come i Vinalia rustica o i
Consualia. L’anello mancante, insomma, per consentire un lungo periodo di
riposo dopo le fatiche del raccolto. Tutte assieme, queste ferie venivano
chiamate augustali e se vi stavate chiedendo perché Agosto si chiama così, ora
lo sapete.
Durante quel periodo si svolgevano numerose sagre
paesane e corse di cavalli. Una di queste, il Palio
di Siena, ha luogo ancora oggi, tradizionalmente il 16 agosto.
Se si chiama Palio dell’Assunta,
tuttavia, è perché nel frattempo Ferragosto è diventata una festività
cattolica, per l'appunto, quella dell'ascensione della Madonna al Cielo. Non a
caso, fu proprio lo Stato Pontificio a istituzionalizzare nel calendario tale
festività, dopo la caduta dell’Impero.
Tuttavia - eccoci al punto - il
Ferragosto non era veramente il Ferragosto che festeggiamo oggi, prima del
Fascismo. Per dire, lo sapevate che il piatto tradizionale del
Ferragosto, prima del 1925, era il piccione arrosto? Comunque, una volta salito
al potere, il regime decise di organizzare, attraverso le associazioni
dopolavoristiche delle varie corporazioni, centinaia di gite popolari.
Di suo ci mise i treni popolari di
Ferragosto - quelli che arrivavano sempre in orario - con
prezzi fortemente scontati. Questo permise anche alle classi sociali meno
abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o
montane. L'offerta era limitata al periodo tra il 13-15 agosto e poteva essere
acquistata in due formule: la gita di un sol giorno, nel raggio di circa 50-100
km; e la gita dei tre giorni a 100–200 km di distanza massima.
Durante queste gite la maggior parte delle famiglie
italiane ebbe per la prima volta la possibilità di recarsi in villeggiatura al
mare, in montagna e nelle città d'arte. Poiché che le gite non prevedevano il
vitto, però, nacque anche la collegata tradizione del pranzo al sacco. Per la tradizionale
grigliata di Ferragosto, bisognerà attendere il boom degli anni
’50.
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