mercoledì 25 giugno 2014

applausi in chiesa

Su Avvenire un articolo contro gli applausi durante le Messe.




Un lettore ci ha usato la cortesia di segnalarci questo articolo, pubblicato su Avvenire lo scorso 19 giugno 2014 a pag. 25. Riguarda un tema a noi caro (il rispetto per una più seria e sacra liturgia), tramite la recensione di un libro di p. Serafino Tognetti, primo successore di d. Divo Barsotti.
Che sul quotidiano dei Vescovi appaia un articolo del genere, dai toni apertamente critici contro il brutto vizio di applaudire durante le celebrazioni liturgiche, è notevole e  sorprendente. Certo, l'hanno messo a pagina 25 però è significativo. 
Roberto




Durante la  Messa meglio niente applausi
di A. Giuliano, da Avvenire, del 19.06.2014, pag. 25

La Messa è finita. Nel sen­so che ormai pare stia andando a farsi benedire l’osservanza delle più elementari norme liturgiche. Che non ci sia più religione in alcu­ne celebrazioni eucaristiche è una questione seria. E padre Se­rafino Tognetti, monaco e pri­mo successore di don Divo Bar­sotti alla guida della Comunità dei Figli di Dio, non può fare a meno di rilevarlo in questo pro­vocatorio volumetto. In appen­dice a un testo denso di stupo­re per il paradosso del cristianesimo la cui forza si sprigiona nella debolezza («Cercate voi in tutta la letteratura di tutto il mondo, antica e moderna, stu­diate tutte le religioni del mon­do e ditemi se trovate un re­agnello o una divinità che si fac­cia mite, vittima») ecco alcune osservazioni appassionate sul­la realtà sconfortante di certe Messe odierne. Sotto la sua len­te finisce quindi l’uso «ultima­mente in voga» di applaudire in chiesa.
Il tema non è nuovo. Già Joseph Ratzinger nell’Introduzione al­lo spirito della liturgia aveva tuonato: «Là, dove irrompe l’ap­plauso per l’opera umana nella liturgia, si è di fronte a un segno sicuro che si è del tutto perduta l’essenza della liturgia e la si è sostituita con una sorta di intrattenimento a sfondo reli­gioso ». Sulla stessa scia padre Tognetti: «Il tempio di Dio non è il luogo degli applausi. Con l’applauso si sposta l’attenzio­ne: si celebra l’uomo al posto di Dio». Non siamo di fronte a un cantante, a un calciatore o a un funambolo del circo, rimarca con ironia l’autore. «Nessuno applaude nel rimirare estasiato un tramonto sull’oceano, o nel­l’osservare ammirato il volo de­gli uccelli nel cielo. L’applauso è sempre in relazione agli uo­mini, quando fanno qualcosa di bello, qualcosa che ci piace». Ma il protagonista per eccel­lenza della celebrazione è Ge­sù: "Probabilmente sotto la cro­ce a nessuno venne in mente di applaudire. Nel momento del­la Resurrezione, poi, non c’era nessuno, e se c’era dormiva (le guardie). E nella Messa non succede la stessa cosa: morte e Resurrezione? La Messa è il Sa­crificio di Cristo, non altro, da vivere con timore e tremore, nella preghiera, nell’adorazio­ne, nella lode…». La verità è che si smarrisce quell’atteggiamento di meravi­glia e composta gratitudine che dovrebbe avere il fedele e tra­sformiamo la chiesa in un tea­trino molto umano» annota a­maramente Tognetti. Per non parlare di ciò che accade dopo la benedizione: «Ci rimango sempre male quando dopo aver detto 'La Messa è finita, anda­te in pace', l’assemblea si tra­sforma in un mercato…». O quel che avviene nelle Messe nuziali: «Sono ancora matri­moni o sedute fotografiche?».
 Il pensiero di padre Tognetti corre al mistico toscano: «Tuttaltra cosa era la Messa di don Divo Barsotti. Lo abbiamo spesso visto piangere, mai ap­plaudire. Il suo atteggiamento nella Messa ci richiamava ad u­na partecipazione commossa e profonda. Era un entrare nel Mistero, ed esserne coinvolti. Vi era un’attenzione a Dio e non all’uomo, da cui ne veniva spes­so quel desiderio di Dio che porta a conversione».

http://blog.messainlatino.it/2014/06/su-avvenire-un-articolo-contro-gli.html?spref=fb

1 commento:

  1. Sono sgomenta, esterrefatta........ma come si fa a fermare questi sacrilegi??????

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