mercoledì 13 luglio 2011

14 LUGLIO
SAN CAMILLO DE LELLIS


san Camillo de Lellis
Se rimanete fedeli alla mia parola,
sarete davvero miei discepoli.

PRIMA LETTURA
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 12, 31; 13, 1-13
Inno alla carità
Fratelli, aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte. Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imper-fetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!

RESPONSORIO Cfr. Ef 2, 10; 3, 17
Siamo opera sua, creati in Cristo per le opere buone
* che Dio ha predisposto perché le praticassimo.
Radicati e fondati nella carità, per le opere buone,
che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo.

SECONDA LETTURA
Dalla vita del P. Camillo de Lellis, di Sanzio Cicatelli
(Ediz. Sannazzaro, pp. 228. 230)
Servire il Signore nei fratelli
Cominciando adunque dalla santa Charità come dono a lui più segnalato e familiare dico che lui fu così infiammato di questa santa virtù (particolarmente verso gli Infermi de gli Hospitali) che la vista loro solamente bastava ad intenerirlo, liquefarlo, e farlo scordare affatto d'ogni altro gusto, e sentimento terreno. Poi che quando esso alcuno di loro governava o visitava, pareva che di molta pietà e compassione si distruggesse, et haverebbe volentieri sparso il proprio san-gue per raddorcirgli il dolore, et alleviarlo dalle infermità. Considerava egli tanto vivamente la persona di Christo in loro, che spesso quando gli imboccava (immaginandosi che quegli fussero i suoi Christi) dimandava loro sotto lingua gratie et il perdono de' suoi peccati, stando così riverente nella lor presenza come stasse proprio nella presenza di Christo cibandogli molte volte scoperto, et ingenocchiato. Una volta dicendogli un infermo in Roma nell'Hospitale di Santo Spirito: Padre vi priego a rifar il mio letto ch'è molto duro; esso stette per adirarsi con quello come gli havesse fatta una grande ingiuria ad haver usato quel termine di pregarlo. Dicendogli: Dio vi perdoni fratello voi pregate me? Non sapete ancora che mi potete commandare come a vostro servo e schiavo? E questo detto subito con gran fervore gli rifece il letto. Un'altra volta nel medesimo Hospidale havendo Camillo cibato, et fatto il letto ad un povero tutto impiagato, il quale (benché gli fusse stato fatto da lui ogni sorte di charità) nondimeno pur si doleva e lamentava di non essere contento. Allora Camillo struggendosi di compassione abbracciandolo, et accarezzandolo caramente gli diceva: Fratel mio non piangere, e non ti dolere eccomi qui pronto per servirti vedi che cosa posso fare per te, perché se bisognasse anco liquefarmi per amor tuo lo farò volentieri, e sappi che ho giurato d'esserti schiavo. E con queste parole amorevoli lo consolò et acchetò. Oltre di ciò la santa Charità l'haveva fatto diventar anco perfet-tissimo cuoco andando spesso nelle cucine de gli Hospidali a fargli di propria mano qualche delicato sapore o minestra per alcun di loro, che fusse stato grave o svogliato, o fastidioso dal male. Ma che dico cuoco? Era diventato anco Baglio per amor loro accarezzando spesso, e governando molti semplici figliolini infermi cibandogli con la pappina, e facendogli altri vezzi da pietosa madre, e se havesse havuto del latte senza dubbio se l'ha veri a cavato dal cuore per darlo a loro.

RESPONSORIO Cfr. 1 Ts 5, 14. 15. 18; Rm 15, 7
Accogliete i malati, cercate sempre il bene tra voi e con tutti:
* questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù.
Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo accolse voi, per la gloria del Padre:
questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù.

LODI
LETTURA BREVE Col 3, 12-15
Rivestitevi, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti !

RESPONSORIO BREVE Gc 1, 2-3; 4, 7
Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove,
* sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza.
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo,
sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove,
sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza.

Ant. al Ben. Camillo è passato dalla morte alla vita perché ha amato i fratelli,
non a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.

INVOCAZIONI
Innalziamo la nostra lode e il nostro ringraziamento a Cristo Signore, che ha dato se stesso in riscatto per tutti, dicendo: Noi ti lodiamo e ti benediciamo, Signore.

Cristo, che ti sei degnato di manifestare la tua misericordia e il tuo amore nei tuoi santi,
- fa' che, avendo sperimentato la tua misericordia,
nutriamo gli uni verso gli altri vicendevole amore.

Cristo, che ci hai chiamato alla tua sequela,
- fa' che, cresciamo nella carità in opere e verità.

Cristo, che hai detto:
Quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l'avete fatto a me,
- accresci la nostra fede affinchè ti sappiamo riconoscere nei poveri e nei sofferenti.

Cristo, che sei venuto non per essere servito ma per servire,
- sostieni la nostra volontà nel generoso servizio dei fratelli.

Cristo, che ci chiami ad assistere i malati e i moribondi,
- fa' che siamo trovati fedeli dispensatori della tua parola e del tuo amore.

Padre nostro.

ORAZIONE
O Dio che hai mandato nel mondo il tuo Figlio unigenito, non per essere servito ma per servire e dare la sua vita per i fratelli, concedi che sorretti dall'esempio e dalla intercessione di san Camillo siamo sempre fedeli al servizio agli infermi. Per il nostro Signore.

VESPRI
LETTURA BREVE 1 Pt 3, 8-11
Siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, mise-ricordiosi, umili; non rendete male per male, né ingiuria per ingiuria, ma, al contrario, rispondete benedicendo; poiché a questo siete stati chiamati per avere in eredità la benedizione. Infatti: Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra da parole d'inganno; eviti il male e faccia il bene, cerchi la pace e la segua.

RESPONSORIO BREVE Os 14, 10b; Sap 5, 4b
Rette sono le vie del Signore * i giusti camminano in esse.
Rette sono le vie del Signore i giusti camminano in esse.
La loro speranza è piena di immortalità.
I giusti camminano in esse.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Rette sono le vie del Signore i giusti camminano in esse.

Ant. al Magn. Servo buono e fedele, entra nella gloria del tuo Signore.

INTERCESSIONI
Preghiamo Dio Padre perché ci faccia partecipi del gaudio eterno, dicendo:
Concedi a noi, o Padre, i frutti della risurrezione di Cristo.

Ti preghiamo per tutti i cristiani, affinchè perseverino nella fede
- e siano fortificati dal tuo Spirito di amore.

Sostieni il Papa e i Vescovi perché siano fedeli e coraggiosi ministri del Vangelo,
zelanti nel procurare il bene degli sofferenti
- e, come collaboratori del mistero della salvezza,
indichino che l'uomo è figlio di Dio, creato per il cielo.

Conferma nei malati la tua grazia e il tuo amore
- e fa' che trovino carità e giustizia in coloro che li assistono.

Concedi a tutti gli uomini di godere nella pace i frutti del loro lavoro
- e di ricevere da te il premio delle loro buone opere.

Apri le braccia della tua misericordia ai moribondi e ai defunti
- trasfigura il loro corpo a immagine del corpo glorioso di Cristo.

Padre nostro.

ORAZIONE
O Dio che hai mandato nel mondo il tuo Figlio unigenito, non per essere servito ma per servire e dare la sua vita per i fratelli, concedi che sorretti dall'esempio e dalla intercessione di san Camillo siamo sempre fedeli al servizio agli infermi. Per il nostro Signore.

Deus, qui sanctum Camíllum presbyterum caritátis in infírmos singulári grátia decorásti, eius méritis, spíritum nobis tuae dilectiónis infúnde, ut, tibi in frátribus serviéntes, ad te, hora éxitus nostri, secúri transíre possímus. Per Dóminum.

ORÁTIO (1962)
Deus, qui sanctum Camíllum, ad animárum in extrémo agóne luctántium subsídium, singulári caritátis prærogatíva decorásti: ejus, quǽsumus, méritis, spíritum nobis tuæ dilectiónis infúnde; ut in hora éxitus nostri hostem víncere, et ad coeléstem mereámur corónam perveníre. Per Dóminum.

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