domenica 14 agosto 2011

15 AGOSTO
MARIA  E' ASSUNTA
NELLA GLORIA DEL CIELO


Per chi ti ama, Cristo Gesù, gli istanti sono altrettante eternità, perché tu sei l'eternità stessa; e non si contano più, quando si sa che ad ogni istante si perde l'eternità intera. E tuttavia tu dici: «Ancora un poco». Questo non è consolare, ma piuttosto offendere l'amore; è insultare le sue sofferenze, è ridere delle sue impazienze e dei suoi inammissibili eccessi. Se volete credermi, non cercherete altre cause della morte della Vergine: il suo amore era così ardente, così forte ed infuocato, che sarebbe bastato un sospiro a spezzare tutti i legami del suo corpo mortale; sarebbe bastato un rimpianto a dissolvere tutta l'armonia; sarebbe stato sufficiente che rivolgesse un desiderio al cielo, perché tutta la sua anima ne venisse trascinata. Vi ho detto, cristiani, che la sua morte è stata miracolosa, ma sono costretto a cambiare parere: la morte non è il miracolo, ma piuttosto la fine del miracolo. Il miracolo continuo era che Maria potesse vivere separata da colui che amava. Tuttavia ha vissuto, perché il disegno di Dio era che venisse conformata a Gesù Cristo crocifisso, attraverso l'insopportabile martirio di una lunga vita, tanto penosa per lei quanto necessaria per la chiesa. Ma l'amore divino regnava nel suo cuore senza nessun ostacolo, e il continuo esercizio lo faceva crescere giorno dopo giorno, finché non raggiunse una tale ampiezza e perfezione, che la terra non era più capace di contenerlo. La causa della morte di Maria fu dunque soltanto la vitalità del suo amore. (Bossuet)





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