20 agosto 2016
Siracide 15: 1-6
Salmo 15
Giovanni
17: 20-26
Sia
lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
San
Bernardo! Prega per noi!
“Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto;
questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e
lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in
loro".
Nel mondo, nel nostro mondo, vi
sono persone controverse, controverse in tutti e due sensi: in bene o in male.
Tra figure o personalità di fama pubblica, specialmente in campo politico, spesso
purtroppo queste persone controverse sono così in male: sono malfamate, come si
suole dire. Il santo patrono di questa parrocchia, San Bernardo di Chiaravalle,
era anche lui una persona pubblica e anche lui è stato controverso in vita e
ancor di più nella storia. Generalmente possiamo dire che le controversie
attorno alla sua persona e al suo insegnamento sono state controversie in bene.
L’unica grande eccezione sarebbe stata circa la sua predicazione in favore
delle crociate, per la riconquista della Terra Santa. Il tema delle crociate è
uno che in tanti libri di storia getta ombra sulla persona di San Bernardo e sì,
mette in questione la sua saggezza e le sue virtù eroiche.
Personalmente, trovo ingiuste le
squalifiche depositate davanti alla porta di San Bernardo, questo grande santo
e dottore della Chiesa. Possiamo dire che quando si trattano di giudizi storici
anche un santo può sbagliare. L’infallibilità, come tale, spetta in primo luogo
al Papa quando insegna ex cathedra e
poi all’assemblea dei vescovi radunati in concilio ecumenico quando insegnano con
il Papa in materia di dottrina o morale. L’infallibilità non è una
caratteristica della santità e vi sono molti casi nella vita dei santi di
scelte che risultano alla storia infelici se non errati. Dico questo solo per
sottolineare che non vedo perché la questione del ruolo di San Bernardo nella
promozione delle crociate deve gettare ombra sull’integrità e grandezza
spirituale di questo santo.
Il vero dono di San Bernardo alla
Chiesa dei suoi tempi e attraverso i secoli fino ad oggi, il suo dono a
ciascuno di noi, figli e figlie della Chiesa, è un altro. Storicamente, egli
non solo ha riformato l’Ordine Cistercense, ma ha fatto fiorire la fede
Cattolica nel mondo dei suoi tempi. Bernardo ha rispecchiato Cristo in modo
vitale per tutto il suo mondo: per la sua propria famiglia e per le sue conoscenze,
per tutta la società al di là delle mura dei monasteri che egli ha fondato.
Possiamo dire di San Bernardo nelle parole di Gesù nel Vangelo di oggi: “E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e
lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in
loro".
Credo
che San Bernardo di Chiaravalle sarebbe contento con il mio riassunto in queste
poche parole (sintetizzando, ovviamente) del suo contributo alla vita della
Chiesa e cioè: egli ha fatto conoscere il nome di Dio. San Bernardo ha fatto
conoscere il nome di Dio. Questo vuole dire che attraverso il suo ministero e
testimonianza, molti hanno conosciuto l’amore di Dio Padre attraverso il Suo
unico Figlio, il Salvatore del mondo. Mi esprimo così per far intendere che il
vero dono della riforma Cistercense al mondo non è stato l’apertura di nuovi
monasteri, di nuove case religiose, non è stata la riorganizzazione sociale che
ha portato la luce del Vangelo al sistema feudale, ma soprattutto il fuoco che
San Bernardo ha portato sulla terra, la passione per la sequela di Cristo che
non solo ha aumentato il numero delle vocazioni maschili e femminili alla vita
consacrata, ma che ha acceso la lampada della fede nella società civile e in
seno alle famiglie del suo giorno. “E io
ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il
quale mi hai amato sia in essi e io in loro".
San
Bernardo di Chiaravalle ha portato il mondo al di là del quotidiano, sì, l’ha
condotto di là del mediocre. La vita umana, la nostra vita è mediocre se non
incentrata su Dio, se non conosciamo o non diamo prova di conoscere il Suo
santo Nome. Il mediocre non solo non ispira, ma logora e porta con se una certa
disperazione. Questa non è la nostra sorte in Dio. Ma purtroppo a volte ci
accontentiamo con troppo poco, scegliendo il creato a dispetto o a scapito del
Creatore e Salvatore del mondo. Purtroppo, sovente anche tra i battezzati vi
sono atei pratici, gente che nella vita quotidiana non dà prova di conoscere il
nome di Dio.
Quando
parlo così, penso soprattutto ai bambini che non hanno imparato in infanzia a
casa le loro preghiere, che non hanno il senso della presenza di Dio in Gesù
Cristo nella propria vita di ogni giorno. Sto pensando di tutti che crescono
senza un vivo senso dell’amore per ciascuno di noi di Maria, Madre di Dio e
nostra Madre.
Non so se avete avuto eco qui in
parrocchia del nuovo gioco POKEMON GO che ha preso per assalto una bella parte
del nostro mondo? A me sembra una cosa di questo mondo mediocre; si tratta di un
passatempo senza scopo utile. A Berna si vedono gruppi soprattutto di giovani
seduti gli uni accanto agli altri su una piazza del centro, presi come sono con
questo gioco sui loro telefoni. In certi posti del mondo i giovani con POKEMON
GO provocano incidenti per la distrazione con cui camminano fissati sul display
del telefono. Certo, quello che fanno non è cattivo ma non rende, può dare
fastidio agli altri e non edifica la persona nemmeno.
Se
San Bernardo fosse nel mondo di oggi, credo che egli provocherebbe delle
controversie attorno alla sua persona lottando contro cose come POKEMON GO,
predicando in modo inequivoco, non solo per condannare lo spreco di tempo, ma
per insegnare con passione e in senso costruttivo come vivere con Dio al centro
della nostra vita quotidiana. Ai suoi tempi, l’establishment fuori e dentro la Chiesa
aveva poca comprensione per la sua riforma dei cistercensi, che con la sua
austerità di vita nei monasteri della riforma, con più lavoro per i monaci e
più tempo per pregare e per la lettura, portando vestiti rozzi, e con meno da
mangiare, la sua riforma non sembrava a loro altro che una critica della loro
modo di vivere, non solo dei religiosi e ma anche dei laici del tempo. A loro
la riforma di San Bernardo sembrava una cosa esagerata.
Si può dire che i grandi del tempo
di Bernardo erano colpevoli di mediocrità verso se stessi e la propria dignità
e verso Dio in Cristo. Non accettavano, come molti oggi non accettano la
saggezza dei grandi direttori spirituali di tutti i tempi, l’insegnamento che
la rassegnazione al mediocre risulta in una vita statica o monotona, con il rischio
di peggio, cioè di peccato e della perdita della nostra dignità umana voluta da
Dio. La nostra vita dev’essere in Dio, dev’essere una corsa verso Dio,
dev’essere una salita verso l’eterno. Abbiamo detto che il più grande
complimento che possiamo dare a San Bernardo è che egli ha fatto conoscere il
nome di Dio. Vogliamo supplicare il buon Dio di aiutarci in questo senso.
Per l’intercessione di San
Bernardo, chiediamo una nuova vitalità, nuovo slancio per la nostra parrocchia.
Che possiamo, a casa, a lavoro, a scuola, a spasso, vivere intensamente in e
con Dio! Che il nostro parroco ci farà sempre più intensamente conoscere il
nome di Dio! Altro che mediocri, condannati a preoccuparci con un passatempo o
con l’altro, che possiamo prendere volo per correre dopo Cristo nella compagnia
di Sua Madre, la Beata Vergine Maria! Che in questo mondo possiamo provocare
qualche controversia in bene!
“Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto;
questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e
lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in
loro".
Sia lodato Gesù Cristo!
San Bernardo! Prega per noi!