domenica 20 febbraio 2011

Le preghiere dei fedeli,

da dove vengono e dove vanno



Testo presto da: http://www.cantualeantonianum.com/ 29 10 2010



Della preghiera all'inizio della Messa, descritta dalla Deprecatio di Papa Gelasio (composta dopo il 466) c'è rimasto, nella Messa attuale, solo il Kyrie eleison, che apriva la litania e poteva essere anche la risposta alle singole intenzioni. Ma non tutto è perduto. Le litanie dei Santi sono semplicemente lo sviluppo di quella antica forma di preghiera litanica: Kyrie in principio, orazioni alla fine, il tutto intercalato da un cappello divenuto enorme di richiesta ai santi di pregare per noi, prima di formulare le nostre intenzioni.

Come si vede nell'ultima parte delle litanie dei santi del rito romano, la preghiera dei fedeli antica è proposta sempre in forma litanica, con numerose richieste brevissime e risposte cantate altrettanto brevi: può anche essere rivolta direttamente a Cristo, anche se può essere formulata come intenzione e introdotta da un "ut", ovvero "affinchè il Signore....preghiamo..".

L'altra forma, più sviluppata, è quella rimasta nella liturgia del Venerdì Santo, ed è la vera e propria preghiera universale. Al diacono, che formula l'intenzione e invita i presenti ad inginocchiarsi e pregare per l'una o l'altra necessità, risponde il silenzio dei fedeli; conclude ciascuna preghiera l'orazione del sacerdote. Il diacono non dirige la sua intenzione al Signore, ma all'assemblea, la quale fa sua la preghiera e per mezzo del sacerdote, che è la bocca del Popolo di Dio, indirizza l'orazione a Dio.

Non c'è dubbio che la preghiera dei fedeli sia stata restaurata per volontà del Concilio Vaticano II, ma la forma che normalmente vediamo in pratica nelle nostre assemblee è un misto delle due precedentemente esposte. C'è la formulazione delle intenzioni di preghiera, concluse da un'acclamazione del popolo e alla fine di tutte una preghiera sacerdotale che le riassume e chiede al Padre di esaudirle.
Le intenzioni di preghiera, che, come giustamente ricorda Don Andrea, dovrebbero in questo caso essere rivolte all'assemblea (a cui si deve dare un attimo di silenzio per far propria la preghiera), sono invece nella pratica parrocchiale indifferentemente indirizzate a Dio, a Cristo, o sono esortazioni ai fratelli (e a volte preghiere alla Madonna: non è inconsueto in Inghilterra sentir concludere le preghiere dei fedeli con un'Ave Maria...).

Le "preghiere dei fedeli" al termine delle litanie dei Santi:
Per esempio:
Numero 127 del Pontificale Romano
– Ordinazione dei Presbiteri:
Le Litanie dei Santi si concludono con le seguenti intercessioni: Te rogamus, audi nos.
Ut Ecclesiam tuam sanctam regere et conservare dignéris,
Ut domnum apostolicum et omnes ecclesiasticos ordines in sancta religione conservare dignéris,
Ut hos electos (hunc electum) benedicere dignéris,
Ut hos electos (hunc electum) benedicere et sanctificare dignéris,
Ut hos electos (hunc electum) benedicere et sanctificare et consecrare dignéris,
Ut cunctis populis pacem et veram concordiam donare dignéris,
Ut omnibus in tribulatione versantibus misericordiam tuam largíri dignéris,
Ut nosmetipsos in tuo sancto servitio confortare et conservare dignéris, te rogamus, audi nos.

Non c'è dubbio che il campo della preghiera dei fedeli sia alquanto da dissodare. Si sono formate in questi anni erbacce durissime da sradicare:

1) le intenzioni proclamate da una serie da uno o più laici benintenzionati, quando invece, fin dall'antichità, è attestato il compito diaconale del formulare le intenzioni di preghiera.

2) La preparazione di intenzioni "personalizzate" o peggio "spontanee" che mortifica la destinazione universale della preghiera dei fedeli: per la Chiesa, per le necessità del mondo e dei popoli, per i sofferenti, ammalati ecc. per le necessità locali e infine, non dimentichiamo, per i defunti (regolarmente dimenticati se non ai funerali).

3) Insegnare a Dio quello che deve fare o ricordargli che: "oggi è la giornata missionaria". Si suppone che Dio sia Dio per qualcosa, e sappia come realizzare ciò che gli chiediamo. Prendiamo esempio dai bambini, che di solito fanno le preghiere dei fedeli migliori, secondo lo stile sobrio ed essenziale della liturgia romana (oh piccoli liturghi!): Preghiamo per la pace nel mondo.... Preghiamo per gli ammalati e i sofferenti..... Perchè tutti i disoccupati trovino un lavoro dignitoso ed onesto.......

4) Ottimi spunti e formule per la preghiera dei fedeli la troviamo nell'appendice della Liturgia delle Ore, dove compaiono dei formulari essenziali per le intercessioni in forma breve di ogni giorno della settimana. L'ideale sarebbe cantarle in modo litanico, secondo le musiche che troviamo anche nel Missale Romanum editio Typica III.
Qualche esempio facilissimo, che non necessita neppure di traduzione: 

Dominica  Orémus Deum, cui cura est de ómnibus, sincéra humilitáte dicéntes:  Pópuli tui miserére, Dómine.

Ecclésiam custódi.
Papam nostrum N. prótege.
Epíscopo nostro N. esto adiútor.
Pópulum tuum salva.
Pacem præsérva.
Eos qui non credunt illúmina.
Populórum rectóres gubérna.
Paupéribus súbveni.
Tribulátos consoláre.
Orphanis miserére.
Succúrre defúnctis.

Feria II  Orémus Deum, cui cura est de ómnibus, sincéra humilitáte dicéntes: Vísita pópulum tuum, Dómine.

Ecclésiam tuam coadúna.
Papam nostrum N. consérva.
Epíscopum nostrum N. prótege.
Missionários dírige.
Sacerdótes índue iustítia.
Religiósos sanctífica.
Inimicítias exstíngue.
Púeros grátia tua nutri.
Iúvenes in sapiéntia fac profícere.
Senes susténta et consoláre.
Amícis nostris múnera largíre.
Defúnctos sanctis accénse.

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